Via Marina, si riduce la carreggiata
aumentano il traffico e le polemiche

Via Marina, si riduce la carreggiata aumentano il traffico e le polemiche
di Pierluigi Frattasi
Venerdì 15 Settembre 2017, 23:55
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Le palme piantate pochi mesi fa sono state già bruciate dal sole. Le aiuole intorno a via Volta e via Vespucci sono invase dalle erbacce, che ricadono direttamente sulla pista ciclabile. I marciapiedi nuovi all’angolo della rotonda Stella Polare sono saltati e già da rifare. Via Marina non è ancora ultimata, ma già comincia a risentire del tempo. Gli operai (all’opera anche in via Vespucci) negli ultimi giorni hanno spinto il pedale sull’acceleratore. Si lavora anche di notte. E si punta a bruciare le tappe per l’ultimo rush, con l’obiettivo di completare la prima tranche dei lavori entro un paio di mesi, per poi dedicarsi alla parte verso San Giovanni, al momento quasi ferma. Infatti, i marciapiedi di via Reggia di Portici e via Ponte dei Francesi sono ancora da toccare, con le fogne a cielo aperto dalla scorsa primavera. Nel complesso, però, la strada sta assumendo i contorni di quello che sarà il risultato finale: tre corsie a venire verso piazza Municipio, a scorrimento veloce e con i filari di alberi al centro. Intanto, sono state installate le pensiline smart dell’Anm, dotate anche della presa per caricare i cellulari. Ma visti i ritardi e i ritardi, non potevano mancare le polemiche. Dopo due anni in più sulla tabella di marcia, residenti e automobilisti hanno perso la pazienza e lanciano l’allarme: «Sono state ridotte all’osso le strisce blu, eliminate del tutto per lunghi tratti di strada, mentre dove sono rimaste si è passati dalla disposizione a pettine a quella in colonna. Risultato? Gli stalli sono notevolmente diminuiti. In compenso sono stati allargati i marciapiedi. Così c’è il rischio che anche con il passaggio da 2 a 3 corsie si ripresentino, con la sosta selvaggia e le auto in doppia e tripla fila, imbuti e ingorghi soprattutto nella zona dei baretti. Alla fine resterà praticabile solo una corsia».


Come detto, dopo la pausa estiva, i lavori sono ripartiti speditamente. Per rispettare gli impegni la ditta ha avviato anche i turni notturni e ha assunto nuovi lavoratori, che adesso sono più di trenta compresi gli impiantisti. Il cronoprogramma prevede la consegna della rotonda di Stella Polare per fine settembre, compresa la bretella di collegamento di via Duca degli Abruzzi. Il cantiere è quasi ultimato, mancano solo la pavimentazione e le rifiniture. Il Comune attende il parere tecnico per installare i due piloni di cemento, che dovranno reggere la pagoda con due i maxi-schermi luminosi, dove scorreranno immagini, pubblicità e il brand di benvenuto di Napoli. Tra le novità dell’ultim’ora, l’ipotesi di installare le telecamere a protezione delle corsie preferenziali. A lanciare la proposta è il consigliere comunale Ciro Langella. «La presenteremo ufficialmente all’amministrazione – afferma – Uno dei problemi principali di via Marina è che nessuno rispetta le preferenziali e soprattutto agli incroci si creano gli imbuti, a causa del frequente passaggio dei tir. In tutte le città sono previste delle videocamere per ovviare a questo inconveniente. Nelle more dell’installazione chiederemo ai vigili di intensificare i controlli. Così come sarebbe opportuno riaprire temporaneamente alla circolazione lo spartitraffico all’incrocio tra via Colombo e piazza Municipio. Attualmente chiuso dai new jersey. Sarebbe una valvola di sfogo, nell’attesa del ripristino del tram». Tra novembre e dicembre, invece, l’asse costiero dovrebbe essere riaperto anche al tram. Resta il problema del traffico infernale a tutte le ore. Ieri, per esempio, intorno alle 13,45 anche un’ambulanza a sirene spiegate è rimasta imbottigliata per troppo tempo nella corsia. Langella, però, lancia l’allarme anche sulle palme piantate al centro della strada. «Se non vengono potate costantemente rischiano di interferire con i cavi del tram». Quello delle alberature è un problema che il Comune si è posto fin dal principio. Inizialmente, si era pensato alle palme californiane Washingtonia filifera, che però avevano il difetto di essere alte solo 4,5 metri e difficili da reperire sul mercato. Si è scelto alla fine la Washingtonia robusta, lunga 7 metri, più dei cavi del tram, e immune al punteruolo rosso, che ha aggredito le palme canariensi e dattilifere di viale Augusto e della Villa Comunale. Attualmente ne sono state piantate circa 200 tra via Vespucci e via Volta. «Purtroppo si stanno seccando – commentano amaramente i residenti – Le innaffiano una volta ogni due mesi. E al posto delle aiuole incolte forse sarebbe stato meglio installare delle panchine, del tutto assenti verso San Giovanni».


Attacca il consigliere pd Aniello Esposito: «I lavori nel tratto via Ponte dei Francesi, via Reggia di Portici e Ponte dei Granili sono fermi al palo di questo passo non finiranno nemmeno nel 2018».
Aggiunge, Luigi Cassini, edicolante di via Reggia di Portici: «L’ultima volta che abbiamo visto un operaio è stato a maggio. Da allora più nulla. Eppure dovrebbero avvertirci per iniziare i lavori sul marciapiede, visto che bisognerà spostare l’edicola. Alla fine ci saranno difficoltà anche per la collocazione definitiva di baretti e attività commerciali. Ci hanno detto che ridurranno i marciapiedi per fare la terza corsia e la pista ciclabile. Edicole e tavolini saranno arretrati di 2 metri, a ridosso dei palazzi. Non ci sarà spazio per i passanti». Al riguardo nota Paolo, dello Chalet O ‘Jo: «Qui il traffico è tremendo. La rotonda di Gianturco è chiusa da quando ci sono i cantieri, ma non ci lavora nessuno. Per svoltare bisogna arrivare fino a Sant’Erasmo. Da qui, le code infinite. Mentre anche via Ferraris alle spalle è bloccata. Hanno lasciato le fogne a cielo aperto. C’è un tanfo terribile. Mentre hanno coperto le caditoie con l’asfalto. Quando piove si allaga tutto. Il sindaco venga a vedere in che condizioni ci troviamo».
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