Botte da orbi con i camerieri a piazza San Marco: i turisti volevano usare il bagno del bar senza consumare nulla. Pugni e sediate

Paura al Gran Caffè Chioggia, in piazzetta San Marco: rissa tra camerieri e 4 turisti asiatici

Botte da orbi con i camerieri a piazza San Marco: i turisti volevano usare il bagno del bar senza consumare nulla. Pugni e "sediate"
Botte da orbi con i camerieri a piazza San Marco: i turisti volevano usare il bagno del bar senza consumare nulla. Pugni e "sediate"
di Sveva De Stefani
Martedì 26 Settembre 2023, 09:58 - Ultimo agg. 18:19
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VENEZIA - Spintoni, botte, sedie usate come corpo contundente: è volato di tutto in piazza San Marco, normalmente "salotto buono" di Venezia tranne quando qualche cameriere, di solito compassato e premuroso, perde la pazienza e scaccia alcuni turisti troppo insistenti nel voler andare in bagno senza consumare.

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Teatro: il plateatico del Gran Caffè Chioggia in piazzetta San Marco, locale con affaccio su palazzo Ducale. Un Caffè di quelli storici, dove c'è pure l'orchestrina che suona. Solo che giovedì scorso a essere stati suonati sono stati alcuni petulanti turisti. E la rissa da saloon ha fatto in pochi giorni un vorticoso giro dei social. Dinamica semplice, quasi banale: quattro turisti asiatici arrivano, si siedono al tavolino, non ordinano e fanno per andare in bagno saltando la fila.

Mettiamoci l'urgenza del bisogno, un po' di animi "caldi", una pretesa un po' troppo marcata, fatto sta che i camerieri intervengono. Prima con le buone, poi via via cercando altri mezzi per essere convincenti. Dalle parole al parapiglia non c'è voluto molto.

IL VIDEO DELLA RISSA


Il video diffuso in rete mostra chiaramente che volano sedie, spintoni e pugni, il tutto sotto lo sguardo incredulo dei passanti che hanno ripreso la scena. Camerieri e titolari ieri non hanno commentato. Lo ha fatto l'associazione di categoria. «Parliamo spiega Ernesto Pancin, segretario e direttore dell'Associazione esercenti pubblici esercizi (Aepe) - del Gran Caffè Chioggia, uno dei nostri iscritti di maggior prestigio. Cos'è successo? Semplice: i camerieri sono dovuti intervenire e hanno cercato di ripristinare la calma. Poi sono intervenute le forze dell'ordine». «Ci sono aggiunge - Pancin - molte persone nel mondo: alcune mostrano un comportamento educato, altre meno adatto a una città come Venezia. Dobbiamo ricordare che il servizio delle toilette nei locali è destinato alla clientela, e in ogni caso, nessun esercente ha mai negato l'accesso a coloro che ne fanno richiesta».

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REGOLE PER L'USO DELLA TOILETTE AL BAR


Problema annoso del resto: quando il bisogno (fisiologico) incombe e si cerca una toilette in un bar, è buona usanza chiedere e consumare. Una regola non scritta di galateo e rispetto del lavoro altrui. Salvo avere a che fare con "sensibilità" decisamente diverse. Di qui una proposta. «Forse - prosegue Pancin - dovremmo valutare l'opzione di applicare la stessa tariffa dei bagni pubblici (1.50, ndr) anche per chi desidera usufruire dei servizi igienici all'interno del locale». Insomma, una sorta di "ticket pipì" per bar e ristoranti.

«Quanto è successo - dichiara Setrak Tokatzian, gioielliere di Piazza San Marco - mi ha spiazzato. Per arrivare a questo il personale è davvero esasperato».

La maggior parte dei turisti sono di bassissimo livello economico, culturale ed educativo

Dure anche le parole anche del presidente del gruppo social Venessia.com, Matteo Secchi, che non ha esitato a condannare aspramente l'incidente avvenuto nel cuore della città. «Queste sono scene inqualificabili nel salotto del mondo, noi siamo Venezia e non possiamo permettere situazioni di questo tipo».

 


Nel contesto di una Venezia sempre più affollata dai turisti provenienti da ogni parte del mondo, dunque è fondamentale gestire le complesse dinamiche. «Quando la nostra città attrae un così grande afflusso di visitatori evidenza Carlotta Vincenti, presidente dell'Associazione Guide turistiche Veneziane - inevitabilmente ci sono situazioni che coinvolgono anche noi operatori, sebbene non di solito direttamente. In queste occasioni, ci sforziamo comunque di dimostrare agli ospiti che Venezia è un luogo accogliente, cercando di preservare la sua reputazione».

Questo tipo di episodi non fa onore alla nostra città e purtroppo rappresenta un biglietto da visita poco positivo per Venezia
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