Angri, la comandante dei vigili urbani picchiata: «La mia porta resta sempre aperta per i cittadini»

Anna Galasso, dopo essere stata picchiata da un cittadino per una multa: non mi scoraggio ma vado avanti, credo nell'onestà delle persone

Il tenente colonnello Anna Galasso
Il tenente colonnello Anna Galasso
di Pippo Della Corte
Venerdì 23 Febbraio 2024, 06:10 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 12:45
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«Il comando della polizia locale è una finestra sulla città, un luogo d’ascolto. Una sorta di pronto soccorso a cui chi ha bisogno si rivolge quotidianamente, le porte del mio ufficio sono sempre aperte». Ha esordito così il tenente colonnello Anna Galasso dal 2012 alla guida dei caschi bianchi cittadini dopo aver prestato servizio in diversi comuni della provincia di Salerno. Già operaia e ragioniera in gioventù presso diverse industrie conserviere, poi docente ed infine vincitrice di concorso nel 2001 come agente della polizia municipale. Laureata in giurisprudenza, nel 2021 è stata nominata Cavaliere della Repubblica onorificenza di cui va molto fiera. Lunedì scorso all’interno del comando di via Buonarroti ha subito un’aggressione da parte di un cittadino poi arrestato e che aveva poco prima malmenato l’agente Vincenzo Sorrentino. Un’esperienza brutta ma che non le ha tolto la voglia di fare il suo lavoro con scrupolo e passione nel nome della solidarietà e della legalità. 
 
Quanto accaduto è un episodio isolato oppure è il sintomo di una insofferenza nei confronti delle regole e delle istituzioni?

«La gravità di quanto avvenuto non può essere circoscritto solo alla città di Angri. Quotidianamente in tante parti d’Italia avvengono episodi del genere che riguardano per fortuna solo alcuni individui. La maggior parte dei cittadini è rispettoso delle regole e questo aspetto consente una civile convivenza nonostante il ridotto numero di agenti in servizio». 

La polizia locale è sotto organico?
«Visto il numero di abitanti il comando dovrebbe avere almeno trentotto agenti in servizio.

Oggi compresa me siamo quindici, di cui sei contrattualizzati a tempo determinato fino a maggio. I nostri compiti sono numerosi: non solo controllo della viabilità, ma anche verifiche in ambito ambientale, commerciale ed urbanistico. Inoltre svolgiamo un lavoro di supporto sia alla Procura della Repubblica che alla Prefettura oltre ad esprimere pareri ed autorizzazioni circa lo svolgimento di eventi e manifestazioni».

Perché da anni non si fa un concorso?
«Il canonico concorso non è la sola modalità prevista per poter assumere personale. Esistono le procedure di mobilità tra enti e le assunzioni da altre graduatorie: strade che garantiscono tempi più brevi e minore esborso di denaro pubblico. È questa la scelta che è stata preferita e che sta dando i suoi frutti nonostante ci vorrebbero almeno altri quindici agenti per espletare al meglio le nostre funzioni».

Quali sono gli illeciti maggiromente riscontrati?
«Ovviamente le violazioni al codice della strada sono in testa. Poi gli abusi edilizi e l’occupazione abusiva di suolo pubblico, infine i reati in materia ambientale. Risulta difficile con personale ridotto garantire una sistematicità dei controlli nei diversi quartieri».

Molti cittadini auspicano una maggiore collaborazione con i carabinieri: è possibile?
«In realtà già c’è piena sinergia con l’Arma che è oberata da numerosi impegni istituzionali. La collaborazione esiste sebbene agli occhi dei cittadini non è ben visibile. Nel passato ci sono stati anche posti di controllo con i carabinieri che continueranno anche in futuro».


Cosa si sente di dire alla cittadinanza e alla politica?
«I residenti devono sapere che nonostante le difficoltà saremo sempre a disposizione per qualsiasi cosa e ovviamente chiediamo alla politica di incrementare il più possibile il numero degli addetti al comando della polizia locale visto che il lavoro da noi svolto rappresenta un biglietto da visita per l’intera città». 

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