Formigoni, chiesto il rinvio a giudizio per corruzione

Formigoni, chiesto il rinvio a giudizio per corruzione
Venerdì 18 Maggio 2018, 16:50 - Ultimo agg. 20 Maggio, 23:15
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MILANO La procura di Cremona ha chiesto il rinvio a giudizio per l’ex presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, per l’ex sottosegretario alla presidenza della Regione Paolo Alli e per l’ex direttore generale della sanità lombarda Carlo Lucchina. Il caso era passato dalla procura di Milano a quella di Cremona per competenza territoriale.

OROLOGIO DI BULGARI, VACANZE E SOLDI
L’accusa è di corruzione e turbativa d’asta nell’ambito dell’indagine sul caso dell’acceleratore lineare “Vero”, l’apparecchiatura utilizzata per la diagnostica oncologica acquistata dall’ospedale maggiore di Cremona. Dopo la condanna a sei anni nel processo Maugeri, le vacanze dell’ex governatore sono nuovamente nel mirino e a pagarle, questa volta, sarebbe stato Massimo Guarischi, ex consigliere di Forza Italia, divenuto consulente di case farmaceutiche dopo un primo arresto per tangenti. In cambio di vacanze di lusso in Sudafrica e in Croazia, Formigoni avrebbe garantito l’acquisto di macchinari oncologici milionari, promossi da Guarischi. Le presunte utilità sarebbero consistite in oltre 400 mila euro tra contanti, orologi - tra cui «un orologio da uomo in acciaio Bulgari dal valore di 3.530 euro» - spese per viaggi, il noleggio di un aereo privato per raggiungere Olbia e di un elicottero per volare a Saint Moritz, e il noleggio di barche da parte di Guarischi. Stando all’avviso di conclusione indagini, l’allora governatore avrebbe ricevuto la «somma complessiva di 447.000 euro» suddivisa in un lungo elenco di utilità, come 7.000 euro per festeggiare il Capodanno del 2012 in Sudafrica, 11.900 euro e 17.910 euro per due vacanze in barca in Croazia. E poi il noleggio di aerei privati per volare in Valtellina e a Saint Moritz, costati rispettivamente 8.030 e 6.000 euro. Oltre ad «anticipazioni e pagamenti di spese da parte di Guarischi in suo favore per pranzi e cene in ristoranti». Guarischi avrebbe versato a Formigoni tranche di contanti da 97 mila euro, 85 mila euro, 153 mila euro e 54 mila euro.

LA DIFESA DEL GOVERNATORE
«E’ un processo ancor più infondato del primo e totalmente privo di qualunque riscontro - si difende Formigoni - basti dire che l’imprenditore che avrei favorito non ha concluso alcun affare con Regione Lombardia.
E i viaggi che avrei avuto in dono - aggiunge - sono stati da me personalmente e integralmente pagati come risulta inoppugnabilmente da bonifici e assegni provenienti dal mio conto corrente e che sono noti alla procura». Nella stessa inchiesta è coinvolta Simona Mariani, direttore generale dell’ospedale di Cremona fino al 2015, accusata di corruzione e turbativa d’asta, con la differenza - sul piano della procedura - che Mariani, a differenza di Formigoni, ha chiesto il giudizio immediato, evitando l’udienza preliminare ed anticipando il dibattimento. Il decreto di giudizio immediato è stato emesso due giorni fa dal gup del tribunale di Cremona Letizia Platè. La data del processo deve essere ancora fissata.
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