Salerno, Rapporto Ecomafie: ancora tanto cemento illegale: 569 persone denunciate

ll territorio Salernitano invaso dal cemento selvaggio

Rapporto Ecomafie 2023: ancora tanto cemento illegale
Rapporto Ecomafie 2023: ancora tanto cemento illegale
Martedì 11 Luglio 2023, 16:08 - Ultimo agg. 16:49
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Nel 2022 non si arresta la morsa dell’ecomafia, la Campania conquista lo scudetto nell'illegalità ambientale, rifiuti e cemento. Sono 4020 le illegalità ambientali registrate in tutta la Campania con una media di 11 reati al giorn.

L'impennata nel ciclo illegale del cemento (+41% rispetto al 2021). Salerno non è da meno. In tutta la provincia sono stati 683 i reati con 569 persone denunciate, 3 persone arrestate e 155 sequestri. È la fotografia che emerge dal  nuovo rapporto Ecomafia 2023, realizzato da Legambiente, edito da Edizioni Ambiente, media partner Nuova Ecologia. Il rapporto, presentato oggi a Roma nella Sala della Regina della Camera dei deputati, in un evento insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica, mette in fila dati e numeri sulle illegalità ambientali.

Nella nostra regione nel 2022 le ecomafie continuano ad affondare le loro radici nell’ambiente, spinte da interessi trasversali in cui si intrecciano sempre di più criminalità ambientale, economica e organizzata in un triangolo perfetto. 

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«Il quadro che emerge Rapporto Ecomafia 2022 – commenta Mariateresa Imparato, presidente Legambiente Campania- conferma il lavoro importante svolto da forze dell’ordine, Capitanerie di porto, enti di controllo e magistratura.

E dovrebbero sollecitare risposte coerenti ed efficaci da parte di chi ha responsabilità politiche e istituzionali. Mai come in questo momento storico si devono alzare le antenne per scovare inquinatori ed ecomafiosi. E bisogna farlo presto, dentro e fuori i confini regionali e nazionali, perché stiamo entrando nella fase operativa del PNRR. In Campania presto si apriranno i cantieri agognata transizione ecologica e tutti, la politica in primis, devono svolgere un ruolo importante perché la transizione ecologica sia pulita anche nella fedina penale, come prevede l’aggiornamento della direttiva sulla tutela dell’ambiente, da approvare entro la fine della legislatura europea».

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