Scontri tra ultras di Pagani e Caserta, arrivano le prime otto condanne

Per i primi imputati, sei paganesi e due casertani, arrivano le decisioni: pene da cinque anni a 9 mesi. Con altri furono protagonisti degli accesi scontri del gennaio scorso che provocarono paura e danni

Gli scontri
Gli scontri
di Nicola Sorrentino
Giovedì 14 Settembre 2023, 07:00 - Ultimo agg. 12:50
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Scontri tra tifosi della Paganese e Casertana, arrivano le prime 8 condanne per quanto accaduto il 22 gennaio scorso, a Pagani, quando frange delle tue tifoserie si scontrarono prima della partita. Le condanne (6 per i paganesi e 2 per i casertani) sono state emesse dal gup del tribunale di Nocera Inferiore, al termine del giudizio abbreviato: 5 anni e 9 mesi per il 33enne V.A.; 3 anni e 8 mesi per il 31enne W.C.; per P.L.F. , 31enne, la pena è di 5 anni e 10 mesi; G.S. e A.B., il primo 19enne e il secondo 23enne, sono stati giudicati colpevoli con pena di 5 anni e 9 mesi; per il 39enne S.P.C. la pena è di 5 anni e 9 mesi; F.P. , di 35 anni, è stato condannato a 3 anni e 8 mesi di reclusione. In ultimo V.S., 43enne, è stato condannato a 9 mesi e 10 giorni (era l’unico a rispondere solo del lancio di oggetti durante gli scontri).

Per gli altri il gup ha riconosciuto il reato di devastazione, oltre ai restanti capi. Entro 90 giorni le motivazioni. Il resto delle posizioni ha invece scelto di concordare la pena attraverso il patteggiamento, che sarà definito alla fine di settembre. Nel collegio difensivo gli avvocati Guglielmo Guarracino, Eduardo Sorrentino, Bonaventura Carrara e Antonio De Donato.

Gli incidenti si registrarono all’incrocio tra via Ugo Foscolo di Sant’Egidio del Monte Albino e via Sorvello di Pagani. Ventuno gli ultras per i quali era stato chiesto il processo, attraverso la formula del giudizio immediato. Una parte delle accuse, per alcuni degli indagati, era stata invece archiviata. Gli scontri provocarono il ferimento di un carabiniere, la distruzione di uno dei due bus che trasportava i tifosi ospiti (incendiato per via di un fumogeno lanciato da un ultras della Paganese), danni a decine di auto, così come ad un appartamento ed un negozio al confine con Sant’Egidio.

Questi ultimi due furono in gran parte danneggiati dal fuoco che si generò dall’interno del pullman, che si trovava in prossimità del palazzo con annessa attività commerciale. Oltre all’accusa di possesso e lancio di oggetti pericolosi - contestata a tutti - il resto delle accuse comprendeva quella di lesioni (mossa per due volte per il ferimento di un carabiniere e per un ultras della Casertana), devastazione e resistenza a pubblico ufficiale. Gli attuali imputati finirono tutti ai domiciliari, arrestati in tempi differenti grazie all’inchiesta del pm Angelo Rubano, a Nocera Inferiore. Due le fasi dello scontro: l’assalto ai pullman degli ospiti: i mezzi cambiarono tragitto per la presenza di tifosi della Paganese lungo le strade che portavano allo stadio.

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A seguire gli scontri in strada, mentre i casertani venivano scortati dai carabinieri. Fu allora che questi ultimi diedero inizio al lancio di pietre contro i tifosi di casa, oltre che a danneggiare molti dei veicoli in sosta.

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