L'appello del vescovo di Amalfi:
«Vaccinarsi, vincolo di coscienza»

L'appello del vescovo di Amalfi: «Vaccinarsi, vincolo di coscienza»
di Giuseppe Pecorelli
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 06:15 - Ultimo agg. 06:48
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«La tutela dei più deboli è da sempre considerata dalla Chiesa parte integrante della sua missione. Papa Francesco ha detto che “la vaccinazione è un atto d’amore per sé e per gli altri, in particolare a vantaggio dei più deboli, la cui salute è più fragile per malattie o condizioni preesistenti o per età e attività professionali”». Monsignor Orazio Soricelli, arcivescovo di Amalfi-Cava de’ Tirreni, apre con questa premessa un documento nel quale, in sei punti, richiama all’osservanza rigorosa di alcune misure di sicurezza indispensabili a prevenire il contagio da Covid 19 durante le celebrazioni o nelle ordinarie attività delle parrocchie. 

Alle norme ormai abituali - distanziamento interpersonale, uso della mascherina, igienizzazione delle mani - si aggiunge l’obbligatorietà nell’utilizzo della mascherina Ffp2 qualora, pur avendo ricevuto la terza dose di vaccino o la seconda da meno di quattro mesi, si sia entrati in contatto con un positivo e si sia effettuato un tampone con esito negativo. È un aspetto essenziale in cui l’arcivescovo ricorda quanto indicato dal decreto legge del 30 dicembre scorso in merito alla quarantena preventiva. Nel secondo punto, monsignor Soricelli si rivolge a sacerdoti, diaconi e religiosi che operano nel territorio diocesano chiedendo «in maniera esplicita e vincolante in coscienza, alla luce di quanto il Santo Padre ci ha indicato, di sottoporsi alla vaccinazione per tutelare se stessi, gli altri e in particolare i fragili».

Il 4 gennaio scorso, l’arcivescovo Andrea Bellandi aveva disposto che, nel territorio di Salerno-Campagna-Acerno, sacerdoti, diaconi e ministri non vaccinati non distribuissero l’Eucarestia durante le celebrazioni.

Questa misura è stata poi adottata, in Italia, dal solo Giacomo Cirulli, vescovo di Teano-Calvi e medico. Cambiano però forme e modi, ma non la sostanza delle disposizioni attraverso cui anche monsignor Soricelli chiede al clero di vaccinarsi facendo appello alla coscienza personale. Per quanto riguarda il catechismo, inoltre, anche nel territorio diocesano di Amalfi-Cava, come a Salerno, si seguiranno le disposizioni valide per la scuola. Laddove gli istituti restino chiusi, la catechesi sarà proposta a distanza, altrimenti le lezioni potranno tenersi in presenza (solo con catechisti vaccinati e qualora i locali parrocchiali abbiano spazi ampi). Resta ai parroci la valutazione su opportunità e condizioni per riprendere gli incontri formativi per gli adulti. Molta cautela dovrà essere usata nelle visite agli ammalati, ma è comunque fatto assoluto divieto di compierle nel caso in cui la persona non abbia green pass rafforzato. Altre attività pastorali sono possibili solo nel caso in cui si riesca a garantire la piena sicurezza sanitaria. Si evitino però cene e pranzi comunitari, gite e sagre.

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