Crisi politica a Cava de' Tirreni, il sindaco: «Ricomporre la maggioranza»

Le opposizioni chiedono l’immediato ritorno al voto, Servalli replica: «Momento cruciale, dobbiamo andare avanti»

Il consiglio comunale
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di Valentino Di Domenico
Domenica 7 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 10:00
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La crisi politica che investe la maggioranza del sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli, dopo la decisione dei consiglieri di Azione di prendere le distanze, sta infiammato la vita politica cittadina. Se da un lato i partiti e movimenti di opposizione chiedono al primo cittadino di prendere atto del fallimento politico e di tenere conto del venir meno della maggioranza, dall’altra Servalli non si fa intimorire e punta a ricucire lo strappo con i dissidenti, in primis con Franco Manzo e Federico De Filippis. 

«Con la recente uscita di Azione dalla maggioranza - si legge in una nota del coordinamento civico di Cava Sia e Finalmente Cava - l’amministrazione Servalli si ritrova senza la maggioranza in consiglio comunale. Il sindaco ha di fronte a due possibili percorsi: dimettersi per salvare almeno la faccia, invitando il consiglio ad un’operazione di verità e a una assunzione di responsabilità per continuare il mandato con legittimità, o portare avanti manovre sotterranee e accordi poco chiari, mettendo a rischio le aspettative di progresso della comunità cavese. Una maggioranza instabile, costruita ad hoc per l’approvazione di ogni provvedimento, non farebbe altro che alimentare sfiducia e confusione tra i cittadini, stanchi di una politica autoreferenziale e distante dalla realtà», spiegano Canora, Campeglia, Palumbo e Mariconda. Più drastico Alfonso Senatore, coordinatore regionale di Meridione Nazionale. «La scelta di De Filippis e Manzo è la giusta conseguenza della scelta oscena e disastrosa compiuta dal centrosinistra nel non appoggiare l’unico candidato cavese alle provinciali». 

La Fratellanza, con il suo leader Luigi Petrone, già in occasione del tradizionale messaggio di auguri alla città, ha chiesto al sindaco di tornare alle urne non appena la Corte dei Conti approverà il piano di riequilibrio pluriennale. «Dopo aver messo in sicurezza i conti - ha commentato Petrone - bisogna guardare al futuro e programmare una città nuova e riportarla agli antichi splendori». Dal canto suo il sindaco, reduce anche dal grande successo della Notte bianca, mira a risanare la frattura.

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«La decisione di Azione è un rilevante problema politico. Il mio auspicio è che prevalga il senso di responsabilità in un momento delicato della vita della città, in gioco ci sono interessi importanti. Infatti - ha aggiunto Servalli- prosegue il confronto istituzionale con la Corte dei Conti in merito al piano di riequilibrio adottato. Verificheremo se c’è la possibilità di fare un ragionamento più generale per una composizione di questa rottura. Mi auguro che il consiglio comunale possa rendersi conto che abbiamo necessità di andare avanti in un momento cruciale».

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