La fortuna ha voluto che la pignatta, il mattone utilizzato nella costruzione dei solai, si sia staccata in un momento in cui la chiesa era chiusa. Era l’8 dicembre, giorno in cui si celebra Maria Immacolata e a cui il luogo di culto di Nocera Inferiore, particolare coincidenza, è consacrato. Quando il parroco, don Carmine Cialdini, si è accorto dell’accaduto, ha allertato l’ufficio tecnico della Diocesi di Nocera Sarno.
I controlli hanno evidenziato infiltrazioni d’acqua nel solaio con il rischio di ulteriori, pericolosi distacchi. Il vescovo Giuseppe Giudice non ha potuto fare altro che disporre temporaneamente la chiusura della chiesa «per preservare la comunità e prevenire eventuali incidenti». «Non mancherà al vostro parroco che è anche psicologo - ha scritto il vescovo nella comunicazione diffusa anche ai fedeli - la capacità di accompagnarvi per non disperdere la comunità e ricompattarla al meglio». Il prelato ha poi fatto riferimento alla fantasia pastorale «per individuare soluzioni e contributi». E a don Carmine e ai parrocchiani la fantasia non è mancata anche perché nel periodo natalizio gli eventi religiosi sono tanti. Tutte le funzioni si terranno, sino a quando la chiesa non sarà messa in sicurezza, nel vicino dopolavoro ferroviario. I tempi della riapertura non saranno brevi. Si è anche attivata una colletta per mettere mano al più presto ai lavori. L’iniziativa è stata chiamata “Dona un mattone e sarai pietra viva”.
«La chiusura della chiesa - ha detto il parroco - è un evento che rischia di lasciarci tutti un po’ sconfortati. Mentre ci troviamo a celebrare le nostre liturgie in un luogo diverso e nella precarietà, il mio cuore è pieno di pensieri per ciascuno di voi nelle proprie situazioni esistenziali e nel proprio singolare rapporto con il Signore e con la parrocchia. È proprio in questo momento di prova che vorrei rivolgervi una parola che accompagna anche me ogni volta che le incertezze della vita rischiano di offuscare la gioia e la speranza, non temete, io sono con voi tutti i giorni. La chiusura provvisoria della nostra chiesa è un’occasione per rinnovare la nostra fede e la nostra speranza». In tanti hanno già aderito all’iniziativa “Un mattone per Maria Immacolata”.
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