Eboli, lite sul restyling al rione della Pace: «Giù le mani dai tre pini»

Il “no” all’abbattimento è insindacabile anche da parte del gruppo consiliare Eboli Responsabile che sostiene la protesta dei residenti

I pini
I pini
di Laura Naimoli
Domenica 12 Maggio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 09:20
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Giù le mani dai pini nel Rione della Pace a Eboli. Dopo la vicenda del mercato che ha bloccato i lavori di riqualificazione, ora si fa avanti l’ipotesi di un altro stop per salvaguardare il patrimonio arboreo.

La faccenda ha preso piede negli ultimi giorni, quando i residenti sono stati informati della possibilità che tre pini del quartiere potessero essere abbattuti per agevolare la realizzazione, prevista nel progetto, di un parco giochi.

 Il “no” all’abbattimento è insindacabile anche da parte del gruppo consiliare Eboli Responsabile che sostiene la protesta dei residenti. «Non riescono a conciliare la presenza degli alberi con il parco giochi dunque, immaginano di abbatterli - dice una residente - siamo in agitazione nel tentativo di salvare i bellissimi alberi.

È ingiustificabile la condotta ottusa di questa amministrazione. Ci rivolgeremo alla guardia forestale perché l’assessore sembra chiuso a qualsiasi mediazione. È un atteggiamento prepotente».

L’assessore in questione è Salvatore Marisei che difende il suo operato: «Il progetto non prevede alcun abbattimento e, per quel che riguarda la condotta dell’amministrazione è molto chiaro che la nostra politica si muove in senso contrario rispetto alle accuse che ci stanno muovendo.

Sono state tracciate le linee del cantiere e, per salvaguardare la sicurezza dei bambini, abbiamo nominato un perito agronomo che possa dirci quale sia la cosa migliore da fare.

La perizia verrà valutata anche dal dirigente del settore e si trarranno le conclusioni. La spia della malafede ci sarebbe stata se avessimo chiesto una perizia a monte dei lavori. Si comprende facilmente, invece, che siano stati sollevati alcuni dubbi sullo stato di salute degli alberi».

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Le spiegazioni di Marisei non sono sembrate tranquillizzanti. «La perizia è del tutto inutile - spiega Carlo Moscariello, membro del direttivo di Eboli Responsabile e residente - l’escavatore ha danneggiato l’apparato radicale degli alberi. Facile in questo modo indovinare il risultato della perizia».

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