Lavori non pagati dal Comune di Pontecagnano Faiano, il caso approda in Cassazione

La ditta ha impugnato la sentenza della Corte d’Appello dello scorso gennaio, che aveva dichiarato inammissibile l’azione di «ingiustificato arricchimento proposta nei confronti del Comune»

Il Comune di Pontecagnano Faiano
Il Comune di Pontecagnano Faiano
di Alessandro Mazzaro
Sabato 1 Luglio 2023, 07:00
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Finisce in Cassazione il caso dei lavori di realizzazione di un impianto di pubblica illuminazione effettuati dalla società Elettrica nell’ex parcheggio di via Sanzio nel 2008. La ditta ha impugnato la sentenza della Corte d’Appello dello scorso gennaio, che aveva dichiarato inammissibile l’azione di «ingiustificato arricchimento proposta nei confronti del Comune di Pontecagnano Faiano» ed esonerato, quindi, l’ente dal pagamento della fattura da 24mila euro presentata da Elettrica. La richiesta alla Suprema Corte è rivedere il provvedimento e ritornare, in sostanza, a quanto previsto dalla sentenza di primo grado, che aveva condannato il Comune a pagare.

Per difendere i suoi interessi l’ente, con apposita delibera di giunta datata 12 maggio, ha conferito incarico legale all’avvocato Carlo Bottigliero. Ma come si è arrivati a questo punto? Bisogna andare indietro fino al dicembre 2008, quando l’amministrazione guidata dall’allora sindaco Ernesto Sica acquisì in comodato d’uso un’area di oltre 18mila metri quadrati (tornata da tempo nella disponibilità dei privati ed oggetto, in queste settimane, di interventi edilizi) per manifestazioni pubbliche e per realizzare un parcheggio capace di sostenere l’accresciuto volume di auto che si recavano una zona in cui erano e sono presenti Poste, Asl e carabinieri. A sancire l’acquisizione una delibera e la richiesta avanzata da un rappresentante del Comune alla società Elettrica Srl affinché realizzasse i lavori per l’installazione dell’illuminazione pubblica nell’area in questione.

Il tutto, come acclarato nel corso dell’indagine, avvenne «mediante un affidamento informale d’urgenza ed in assenza di contratto». Dopo il mancato pagamento della fattura da 24mila euro presentata dopo i lavori, la società decise di rivolgersi al tribunale di Salerno, che il 28 settembre 2021 si pronunciò a favore dell’Elettrica Srl, condannando il Comune al pagamento della somma richiesta. A gennaio la Corte d’Appello, però, ha ribaltato la sentenza, sottolineando l’assenza di un atto programmatico e di un impegno di spesa formale e sostenendo che l’ordinamento giurisprudenziale attuale preveda che «in assenza di contratto e di mancato controllo contabile sorga un rapporto diretto tra il privato ed il funzionario inadempiente» e che, quindi, l’Elettrica Srl «avrebbe dovuto far valere il proprio diritto nei confronti del funzionario inadempiente e non del Comune». Ora la palla passa alla Cassazione, che potrebbe ribaltare nuovamente il giudizio e obbligare il Comune al pagamento della somma non versata.

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