Il titolare di un’impresa edile e il legale rappresentante della società, che fa capo alla famiglia Cincotti, proprietaria del capannone a Montecorvino Pugliano dove nei giorni scorsi si è verificato l’infortunio sul lavoro costato la vita al manovale Rocco Scalesi, 64enne di Salerno, sono indagati per omicidio colposo. Gli avvisi di garanzia sono stati emessi nelle ultime ore dalla Procura di Salerno e notificati dai carabinieri della stazione di Montecorvino Pugliano e della compagnia di Battipaglia, diretti dal maggiore Vitantonio Sisto, aL titolare dell’impresa edile Cap 3, di Montecorvino Pugliano, e al legale rappresentante della società proprietaria del capannone che fa capo alla famiglia Cincotti.
L’indagine è scattata, una settimana fa, subito dopo il grave infortunio sul lavoro che si è verificato a Bivio Pratole nel capannone industriale deI Cincotti.
Sul pavimento del capannone i carabinieri hanno rinvenuto anche un’imbracatura che però bisognerà accertare se è stata utilizzata dall’operaio mentre era sul capannone. In ogni caso nel capannone e nemmeno all’esterno c’era un’impalcatura alla quale il manovale avrebbe potuto legarla per evitare di cadere dal tetto. Altro aspetto, prettamente tecnico, è come abbia fatto l’operaio a salire sul tetto del capannone. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno ascoltato i colleghi di lavoro. Scalesi, intanto, non risulta assunto dall’impresa edile Cap 3 e quindi lavorava a nero anche se il titolare ha riferito agli investigatori che l’8 luglio, quando si è verificato l’infortunio di lavoro, era il primo giorno di lavoro.