Sos al prefetto dai cittadini dell'Agro
«Abbiamo paura, pronti alle ronde»

Sos al prefetto dai cittadini dell'Agro «Abbiamo paura, pronti alle ronde»
di Daniela Faiella
Lunedì 28 Novembre 2016, 06:50 - Ultimo agg. 10:28
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Angri. Emergenza sicurezza ai confini tra Scafati ed Angri: scatta l’appello al prefetto. È una vera e propria richiesta di aiuto quella contenuta nella lunga ed accorata lettera indirizzata al prefetto di Salerno Salvatore Malfi e sottoscritta da numerosi cittadini dei due comuni confinanti, residenti tra via Orta Longa, via Orta Loreto e via Orta Corcia. Un appello disperato per chiedere una maggiore e più concreta tutela contro ladri e rapinatori, che ormai quotidianamente seminano il terrore nella zona. 
«Da circa un mese – si legge nel documento, inviato anche ai comandanti del reparto territoriale dei carabinieri di Nocera Inferiore, della tenenza di Scafati e della stazione di Angri - siamo costretti a rimanere svegli tutta la notte per la paura di svegliarci e trovare i malviventi in casa, come è più volte accaduto. Viviamo nel terrore e la situazione è diventata per tutti davvero insostenibile. I furti sono così tanti che ormai non riusciamo nemmeno più a contarli. La situazione diventa ogni giorno più complessa, sempre meno gestibile, e adesso è arrivato il momento di dare a noi cittadini risposte concrete». Chiedono aiuto, insomma, i residenti dell’area che, tracciando il confine tra i comuni di Scafati ed Angri, si estende fino all’imbocco della strada statale del Vesuvio. Una zona di periferia, poco illuminata, isolata, lasciata in balia di malintenzionati che rubano, minacciano, aggrediscono, con la certezza di poter agire senza correre rischi, in un’area poco “controllata” dalle forze dell’ordine. «Non intendiamo – scrivono i sottoscrittori del documento - evocare il ricorso alle ronde private notturne ma, di fatto, in maniera spontanea e con grande preoccupazione, ci siamo organizzati in questo modo per “sorvegliare” le nostre abitazioni. Una soluzione estrema in mancanza di altro perché in un paese normale questo non dovrebbe accadere. Ringraziamo le forze dell’ordine del territorio che lavorano tanto e sono sempre in prima linea per aiutarci, nonostante le poche risorse e i pochi mezzi a disposizione. Siamo allo stremo e chiediamo un intervento risolutivo». 

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