Guerriglia allo stadio di Sarno durante il derby tra Scafatese e San Marzano, quattro tifosi a processo

Probabile che anche per i restanti indagati sarà emesso un Daspo da parte della Questura che vieterà loro di assistere alle partite

Lo stadio Squitieri di Sarno
Lo stadio Squitieri di Sarno
di Nicola Sorrentino
Domenica 14 Maggio 2023, 07:00 - Ultimo agg. 09:11
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Petardi e fumogeni lanciati contro i tifosi avversari, sono 10 i tifosi della Scafatese indagati per quanto accaduto lo scorso 5 marzo, a Sarno, prima della partita disputata contro il San Marzano Calcio.

Di quei dieci, quattro sono già finiti a processo con il rito immediato, essendo stati raggiunti in precedenza da misura cautelare. Per gli altri sei, invece, c’è stata la conclusione dell’indagine a piede libero. Tutti rispondono del possesso di oggetti utilizzati come armi, di materiale esplodente e lesioni.

La partita si disputò a Sarno, dove il San Marzano gioca le gare casalinghe. Stando alle indagini, durante le fasi di afflusso allo stadio, un gruppo di 15 ultras della Scafatese, a bordo di un mini van bianco e due autovetture, non seguendo il percorso prestabilito per l’arrivo in sicurezza al settore ospiti dello stadio, riuscì a raggiungere l’ingresso del settore dedicato ai sostenitori del San Marzano. Giunti in prossimità dell’accesso, con volto travisato e muniti di mazze, gli ultras uscirono dai veicoli per lanciare petardi e fumogeni contro i tifosi locali. Il bilancio fu di tre persone ferite, delle quali due medicate in campo ed una in pronto soccorso. Quest’ultima fu giudicata guaribile in circa una decina di giorni, secondo prognosi. Le indagini per identificare i violenti e gli autori dell’aggressione furono condotte dalla Digos di Salerno e dal commissariato di polizia di Sarno, coordinati dalla procura di Nocera.

Attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza e delle riprese del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, l’organo inquirente ottenne l’arresto dei primi quattro tifosi. Ai fini investigativi furono effettuate anche diverse perquisizioni, nel giorno stesso dell’applicazione delle misure cautelari. I quattro finirono agli arresti domiciliari, per poi essere liberati dal tribunale di Nocera Inferiore, dopo la convalida. La difesa aveva contestato il processo di identificazione svolto attraverso l’analisi di alcuni video acquisiti dalla polizia. Per gli altri sei tifosi coinvolti in quei fatti e nell’inchiesta che ne nacque, invece, c’è stata la conclusione dell’indagine. La procura chiederà anche per loro il giudizio, a meno di archiviazioni, se la difesa dovesse far emergere elementi a favore dei tifosi. Probabile che anche per i restanti indagati sarà emesso un Daspo da parte della Questura che vieterà loro di assistere alle partite per un periodo di tempo. Il processo per i quattro ultras comincerà a giugno.
 

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