Vele della discordia in Cilento: soffia aria di bufera sui sindaci

Camerota e Castellabate perdono le stelle, rispetto al 2022, nella Guida Blu di Legambiente e Touring Club Italiano: la polemica diventa politica

Il mare del Cilento
Il mare del Cilento
di Antonio Vuolo
Domenica 18 Giugno 2023, 07:00
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È una delle località balneari più rinomate d’Italia, ma nella Guida Blu 2023 di Legambiente e Touring Club Italiano, è stata declassata da 5 a 3 vele. Camerota alza la voce e chiede, attraverso il primo cittadino Mario Salvatore Scarpitta, «un incontro chiarificatore, con lo scopo di apprendere quali sono stati i criteri di valutazione». Se a Camerota la decisione di Legambiente e Touring Club Italiano ha destato perplessità in residenti e visitatori, non sono state da meno le polemiche anche a Castellabate: qui le vele sono diventate quattro rispetto alle cinque dell’anno scorso, con il sindaco Marco Rizzo che ha subito chiesto spiegazioni al direttore di Legambiente Campania Francesca Ferro su una decisione che ha destato stupore «nonostante l’attenzione costante al territorio e all’ambiente».

La Guida Blu è diventata terreno di scontro politico nei due centri costieri con i gruppi di minoranza all’attacco dei sindaci. Parla di una «bocciatura senza appello» per Camerota, che dopo più di dieci anni non vedrà sventolare per l’estate 2023 la bandiera con le cinque vele, il gruppo di minoranza di Camerota Uniti per Cambiare. «Il fatto di aver perso due vele fa capire in maniera cristallina come la nostra amministrazione di buono abbia fatto poco negli ultimi periodi, e sotto questo punto di vista Camerota paga scelte politiche ambientali inadeguate in questi ultimi mesi» concludono i consiglieri Domenico Spiniello, Giuseppe Molfese, Marina Bagnato e Giada Cusati.

La maggioranza, attraverso una lunga nota ha manifestato disappunto, sollevando dubbi e perplessità.

«Camerota è titolare di più della metà dell’area marina protetta che condivide con San Giovanni a Piro. Come mai a Camerota le tre vele e San Giovanni cinque? Non è lo stesso mare? Oppure è stata installata a nostra insaputa una barriera sottomarina che divide i territori e quindi rende i due mari diversi?». Tra l’altro, nel 2013 e 2014, due spiagge di Camerota, Cala Bianca e Porto Infreschi, hanno ricevuto da Legambiente il riconoscimento anche di «Spiagge più belle d’Italia». Anche a Castellabate minoranza all’attacco con Domenico Di Luccia, consigliere del gruppo Castellabate al Centro che tuona: «Il grande lavoro messo in atto dalla precedente amministrazione in campo ambientale è stato cancellato». Tutto ciò mentre il primo cittadino Marco Rizzo ha scritto a Legambiente Campania per avere delucidazioni su «motivazioni e parametri che hanno concorso alla scelta» nonostante «il miglioramento dei servizi offerti».
 

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