Ferve il mercato in serie A e la Givova Scafati cerca di tenere il passo. Il club ha reso noto di aver chiuso l’accordo con Giovanni Pini. Giocatore esperto, fisico e grintoso, Pini è un lungo molto solido e presente in area, con doti e qualità di ottimo difensore e buon rimbalzista. Nato a Carpi, in provincia di Modena, il 25 luglio 1992, Giovanni Pini è un’ala pivot di 205 centimetri per 100 kg, con importanti trascorsi sia in serie A2 che in serie A, nelle quali ha finora collezionato rispettivamente 255 e 122 presenze in gare ufficiali tra campionato, post-season e coppe.
Cresciuto nel settore giovanile della Nazareno Basket Carpi prima e della Pallacanestro Reggiana poi, il neo cestista scafatese entrava nel giro della prima squadra a partire dalla stagione 2010/2011, salvo poi avere un ruolo molto più importante nell’annata successiva, quella della promozione in serie A.
Nel 2012/2013 veniva ceduto in prestito nella seconda categoria nazionale alla Biancoblù Basket Bologna, per poi fare ritorno a Reggio Emilia in massima serie, riuscendo a disputare nel 2014/2015 le prime finali scudetto della sua carriera ed a vincere l’EuroChallenge.
Lui è felice della scelta: "Sono davvero contento di aver firmato per la Givova Scafati. Per me, che sono emiliano di origini, sarà la seconda esperienza in Campania dopo quella più che fortunata di Avellino qualche anno fa, quando in panchina sedeva proprio coach Sacripanti. La sua presenza come guida tecnica della compagine gialloblù ha influito tantissimo sulla mia decisione, ci siamo sentiti spesso al telefono, ci conosciamo molto bene e con lui ho sempre avuto un ottimo rapporto, sin dai tempi della nazionale italiana under 20. Ho scelto Scafati perché è stata la società che, più di ogni altra, ha mostrato interesse ad avermi in organico e questa costituisce la migliore premessa possibile per costruire insieme una buona stagione agonistica. La trattativa è stata lampo, abbiamo raggiunto sin da subito le reciproche intese, tutto è andato con una naturalezza incredibile, anche grazie al patron Longobardi, con cui mi sono già sentito, entrando subito in piena sintonia".