«Dispiace non aver raggiunto l’obiettivo». Un premio all’onestà va dato a Roberto Brancaccio, che sintetizza in maniera perfetta la sconfitta maturata con i felsinei. La De Akker Bologna si prende il Round Scudetto, il Posillipo finisce alla Poule Retrocessione. È il verdetto finale del recupero della sesta giornata, il cui risultato non è stato omologato per un errore arbitrale. I ragazzi di Federico Mistrangelo la spuntano di misura: 7-6 (parziali di 2-1, 0-2, 4-0, 1-3).
Si riprende a giocare dal minuto 3’10” del secondo tempo e sul risultato di 2-3. Il punteggio non cambia all’intervallo lungo. La terza frazione è di marca rossobiancoblu. Il salernitano Roberto Spinelli ipnotizza il croato Kristijan Milakovic dai cinque metri. Dalla distanza il maltese Steven Camilleri arpiona il 3-3. Andrea Grossi porta in vantaggio i padroni di casa (4-3), seguono le marcature di Camilleri (doppietta personale) e di Stefano Luongo (6-3).
Non basta ai rossoverdi il quarto periodo per invertire il trend. Ernesto Serino accorcia, ma l’attaccante mancino Roberto De Freitas fissa il 7-4 in superiorità numerica. Le reti del serbo Filip Radojevic e di Giuliano Mattiello (entrambe con l’uomo in più) chiudono definitivamente il match.
Il Posillipo completa la prima parte della stagione all’ottavo posto. «Sicuramente la situazione incerta che ha portato a questa sfida ha condizionato il nostro finale di campionato. Avevamo vinto la gara sul campo meritatamente, raggiungendo un traguardo importante. Siamo stati costretti a giocare nuovamente la partita, non ci siamo tirati indietro, abbiamo perso e c’è rammarico», spiega in tutta sincerità Brancaccio.
Per la De Akker Bologna 2/6 il computo delle superiorità numeriche, per il Posillipo 3/13. «I nostri avversari sono stati bravi a sfruttare al meglio l'occasione, potendo contare sul fattore campo e riuscendo ad interpretare meglio la sfida», osserva l’allenatore classe 1979. «Avevamo grandi motivazioni, purtroppo non siamo riusciti ad esprimerci al meglio», ammette il tecnico partenopeo. «Ora dobbiamo ricompattarci per prepararci a disputare un'importante seconda fase», conclude Brancaccio (nella foto di Pierpaolo Capano).