Lazio-Aktis Acquachiara 13-11, i biancazzurri cedono nel finale

Non basta il poker di Daniele De Gregorio

Daniele De Gregorio, pallanuotista numero 10
Daniele De Gregorio, pallanuotista numero 10
di Diego Scarpitti
Domenica 17 Marzo 2024, 18:20 - Ultimo agg. 18 Marzo, 07:20
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Il poker di Daniele De Gregorio. E la tripletta di Mattia Fortunato. Non bastano a tacitare l’onda d’urto della terza forza del Girone Sud. Volano le aquile di Daniele Ruffelli, che puntano ad un piazzamento playoff. Al Centro Sportivo Le Cupole sono i padroni di casa della Lazio ad imporsi sull’Aktis Acquachiara con il punteggio di 13-11 (parziali di 4-3, 2-4, 4-3, 3-1). Incide la cinquina di Alberto Costanzo ai fini del risultato.

A mani vuote. 16esima giornata di A2 con polveri bagnate per capitan Ciro Alvino e compagni. I ragazzi di Walter Fasano conservano una sola lunghezza di vantaggio sulla Waterpolo Palermo, che si è imposta al Foro Italico sul fanalino di coda Delta (11-13), prossimo avversario dei partenopei alla Scandone.

Break decisivo. Negli ultimi otto minuti di gara i biancocelesti scavano il solco con la doppietta di Matteo Leporale e con il rigore trasformato dall’attaccante serbo Nikola Bucan. «Peccato per il risultato. Non muoviamo la classifica, ma ci portiamo avanti in termini di gruppo: stiamo crescendo molto», tiene a precisare lo scugnizzo di Soccavo. «Ci sono alcuni dettagli da migliorare. Ci siamo spenti nella quarta frazione e dobbiamo lavorare affinchè ciò non accada», auspica convinto il numero 10 napoletano. «Ci prepariamo al meglio in vista della sfida di sabato 23 marzo: ci aspetta un turno fondamentale. Guardiamo avanti e siamo fiduciosi per la fine della regular season», osserva De Gregorio (nella foto di Gianluca Madonna).

Analisi. «Il risultato finale va letto come un buona gara, nonostante il blackout maturato nei primi tre minuti dell’ultimo tempo», dice il tecnico salernitano Walter Fasano. «La Lazio è un’ottima squadra ed è stata una bella e corretta partita di pallanuoto, finalmente senza "colpi proibiti"», argomenta l’allenatore classe 1977, che si gode il primo trionfo della piccola Emma (Gr Pontecagnano), sulle orme della sorellina più grande Gaia. «Sono appassionate della ginnastica ritmica, ma è una disciplina molto impegnativa come tutte quelle individuali», conclude il coach biancazzurro.

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