Avellino, Pazienza torna al passato: riecco il 3-5-2

Solo due allenamenti per la decisione finale in campionato

Avellino, Pazienza torna al passato: riecco il 3-5-2
Avellino, Pazienza torna al passato: riecco il 3-5-2
di Marco Ingino
Venerdì 8 Marzo 2024, 09:26
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Il ritorno al passato di mercoledì sera è destinato a riflettersi anche sull'immediato futuro. La convinzione si sta facendo strada nello staff tecnico dopo un mese di tormentate scelte tattiche tra il vecchio sistema di gioco del 3-5-2 e il nuovo 4-3-3 che si intendeva applicare dopo il mercato di gennaio. Un trapasso doloroso che ha fatto registrare più di una crisi di rigetto con tre passaggi a vuoto in trasferta, dove sono arrivati tre pari dopo nove blitz e tre sconfitte, bilanciati solo in parte dalle ultime due vittorie interne contro Casertana e Catania. L'ultimo, roboante successo, però, potrebbe aver indicato la strada giusta soprattutto perché ottenuto con un ibrido ritorno al vecchio sistema di gioco ma con un D'Ausilio in posizione di quinto di sinistra.

Una mossa a sorpresa che, in fase di non possesso, ha visto l'ex Audace Cerignola arrivare fin sulla linea Maginot a due passi da Frascatore. Di contro, in quella offensiva, il numero sette ha spesso messo in difficoltà gli etnei unendosi a Sgarbi e Gori. Un moto perpetuo che, a dispetto del grande dispendio di energie, nei primi quarantacinque minuti ha permesso a Pazienza di demolire l'avversario.

Persa la giusta lucidità e svanito l'effetto sorpresa, tuttavia, come analizzato dall'allenatore di San Severo e dal suo staff, la squadra è stata per una decina di minuti della ripresa messa letteralmente alle corde da un Catania in crisi di identità che ieri pomeriggio ha persino esonerato Cristiano Lucarelli affidando la panchina al tecnico Michele Zeoli della Primavera. Proprio quei dieci minuti di blackout potrebbero incidere sulla formazione iniziale da spedire in campo al Giovanni Paolo II di Francavilla. Dando praticamente per scontata la conferma della linea difensiva a tre, in cui si contenderanno un posto il rientrante Cancellotti e Cionek dal momento che Frascatore con l'ammonizione di mercoledì è andato solo in diffida, Pazienza dovrà sostanzialmente decidere se ripartire dal classico schieramento con il sempre più convincente Liotti in posizione di esterno o puntare nuovamente sull'imprevedibilità di D'Ausilio.
Per pensarci il tecnico avrà l'allenamento di questo pomeriggio (15.30 a porte chiuse) e la rifinitura di domani mattina (10.30) che precederà la partenza per la Puglia. Nel frattempo dalla seduta di ieri pomeriggio sono arrivati altri segnali incoraggianti da parte di Cosimo Patierno.

L'ex bomber proprio del Francavilla ha praticamente smaltito l'elongazione alla coscia sinistra ma è stato frenato negli ultimi giorni da un virus intestinale.

Per domani, salvo imprevisti, dovrebbe farcela a far scrivere il suo nome nell'elenco dei convocati anche se appare improbabile un suo utilizzo dal primo minuto per almeno due ragioni: la prudenza nell'affrettare un recupero dovuto ad un malanno muscolare; lo stato di forma di Gori che nelle ultime due gare ha messo a segno altrettante reti raggiungendo quota dieci nella classifica dei cannonieri. Se la Juve Stabia continua a volare (dopo l'1-3 al Latina di ieri sera è ora a 64 punti), l'Avellino si ritrova all'inseguimento del Benevento con il Taranto di Eziolino Capuano non più a braccetto. Il Tribunale Federale Nazionale, dove ieri il club jonico ha discusso un deferimento per presunto ritardo nei pagamenti che il Taranto aveva addossato «a problematiche tecnico-informatiche nel generare la documentazione», ha inflitto 4 punti di penalizzazione ai pugliesi: ai 2 punti per il mancato pagamento dei contributi di dicembre si sono aggiunti altri 2 per l'insolvenza di una rata del debito concordata a suo tempo con l'Agenzia delle Entrate (il famoso decreto salvacalcio).

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