Dendoncker al Napoli, 21 minuti e niente più: il fantasma del mercato di gennaio

Sognava l'Europeo col Belgio, è finito ai margini

Leander Dendoncker
Leander Dendoncker
Giuseppe Taorminadi Pino Taormina
Lunedì 25 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 19:34
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Prima di accettare la destinazione Napoli, aveva chiamato Dries Mertens: «Che dici, ci vado?». Ora, cos'altro poteva rispondere uno che ancora fatica a lasciare la sua abitazione con vista sul golfo? E così Leander Dendoncker, anni 28, decise di lasciare la Premier e Birmingham per spostarsi a Napoli. Dove da gennaio ha collezionato 21 minuti, nonostante per De Laurentiis avrebbe potuto giocare persino in due ruoli. Invece, tre scampoli di partita, null'altro che briciole. Era speranzoso che lasciando l'Aston Villa avrebbe avuto qualche chance di rientrare nel giro della nazionale belga, con cui ha giocato il Mondiale 2022. E invece, tutto è andato a rotoli. Il Napoli ha fatto già sapere che non lo riscatterà. Ci vorrebbero 9 milioni di euro, ma non lo farà. Da qui alla fine, a meno che non ci sia qualche emergenza, Calzona non lo farà mai giocare. Non è per dispetto, sia chiaro: ma è fuori condizione.

Il ruolino 

Già, impressiona il suo minutaggio in azzurro. Ha giocato l'ultima partita da titolare a dicembre in FA contro il Manchester United segnando anche un gol. Ma il suo destino in Premier era segnato. Difficile capire come Mazzarri, che a gennaio aveva voce in capitolo nel mercato azzurro, abbia deciso di portarlo in azzurro (il club si è accollato quasi 1,2 milioni di ingaggio da qui a giugno). Certo, Dendoncker è uno dei due nomi che Mazzarri ha fatto a De Laurentiis: l'altro è Mazzocchi. In ogni caso fin dall'inizio ha capito che l'aria che tirava non era delle migliori: da quando è finito fuori dalla lista Champions e dalle due gare con il Barcellona. È rimasto ai margini, si è anche intrattenuto per qualche minuto a colloquio sia con Calzona che con Bonomi, il suo vice, per capire in quale altro ruolo poter essere utilizzato. Non è una questione tattica, è una questione di condizione ma anche di stimoli. L'impressione è che le poche partite giocate fino a qui hanno sbriciolato ogni sua ambizione. Non solo il Napoli non vede l'ora che arrivi alla fine la sua stagione, ma anche il belga conta i giorni che mancano allo sciogliete le righe. L'Europeo non lo farà: nel cassetto, dicendo sì al Napoli, nascondeva il sogno di poterlo raggiungere. Nulla da fare, le porte per lui sono chiuse. Ovviamente non è stato convocato neppure in queste amichevoli, il Belgio e il Napoli lo hanno messo da parte. Lui, in questi giorni a Castel Volturno, è tra quelli che più ha lavorato con lo staff di Calzona rimasto a presidiare il centro tecnico. Sta anche svolgendo un durissimo richiamo atletico, perché il belga non vede l'ora di poter dimostrare al pubblico di Napoli che, con un po' di fiducia, potrebbe dare il suo contributo agli azzurri. Il punto è che non è la prima volta che pescando tra le riserve della Premier, si casca male: a parte Anguissa, preso appena retrocesso dal Fulham, l'elenco è bello folto e va da Bakayoko (dal Chelsea) a Ndombele (Tottenham) e Tuanzebe (Manchester United). 

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