Napoli, la forza del gruppo è la vera certezza per Mazzarri

Il messaggio chiaro di Anguissa, ex pretoriano di Garcia

L'abbraccio dei giocatori del Napoli dopo il gol del 2-2 di Anguissa a Madrid (Foto Ssc Napoli)
L'abbraccio dei giocatori del Napoli dopo il gol del 2-2 di Anguissa a Madrid (Foto Ssc Napoli)
Francesco De Lucadi Francesco De Luca
Giovedì 30 Novembre 2023, 13:10 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 07:28
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Stanco e deluso per come era andata a finire pochi minuti prima sul prato del Bernabeu, Zambo Anguissa ha lanciato un messaggio confortante sul momento del Napoli: «Adesso si vede che giochiamo tutti insieme, da squadra. Uno per tutti e tutti per uno. La forza della squadra è la squadra stessa». Fa un certo effetto sentirlo dire da Zambo, pretoriano di Rudi Garcia, che lo chiamava “bimbo” perché lo aveva allenato in Francia quando era giovanissimo. È chiaro: il Napoli, bellissima squadra durante la gestione Spalletti, non c'era più. Garcia non aveva saputo tenerlo in pugno, i risultati altalenanti - non in assoluto negativi: Rudi ha lasciato il Napoli al quarto posto e a un punto dalla qualificazione Champions, la stessa attuale situazione - avevano fatto il resto.

I primi 180 minuti della nuova gestione danno questa indicazione, la vera certezza per Walter Mazzarri, al di là dei pregi e dei difetti della squadra. I primi si vedono soprattutto in attacco, dove il livello salirà col rientro a pieno regime di Victor Osimhen: gli azzurri hanno perso due volte contro il Real Madrid ma hanno segnato 4 reti. Gli altri si notano chiaramente in difesa, dove troppa libertà viene lasciata agli attaccanti, siano quelli del Real o quelli dell'Empoli. È stato un errore strategico puntare su un centrale acerbo come Natan, alla prima esperienza europea, per rimpiazzare Kim Min-jae, primo difensore nella classifica del Pallone d'oro 2023, e inevitabilmente se ne pagheranno le conseguenze.

Finché la squadra è compatta e regge fisicamente, i rischi diventano gestibili contro avversari di medio livello. Se le linee si allargano - come è accaduto col Real ma anche con l'Union e l'Empoli - gli attaccanti hanno ampi spazi e possono colpire. 

Si riparte da questa certezza, dunque: il gruppo ritrovato. Mazzarri, uno della vecchia scuola, sa bene che queste sono le ruote più importanti del carrozzone. 

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