Real Madrid-Napoli 4-2: a testa alta dal Bernabeu nonostante il poker

Peccato per la distrazione di Meret che spiana la strada ai blanco

Il Napoli a fine partita
Il Napoli a fine partita
Eugenio Marottadi Eugenio Marotta
Mercoledì 29 Novembre 2023, 23:42 - Ultimo agg. 30 Novembre, 11:09
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Anche da una sconfitta possono arrivare delle buone notizie. La certezza è il ritrovato Napoli di Mazzarri che esce a testa alta dal Santiago Bernabeu di Madrid nonostante il poker di reti inflitto dalle merengues che non rende merito alla prestazione degli azzurri.

Peccato per la distrazione di Meret che spiana la strada ai blancos. Ma tant'è. I campioni d'Italia hanno tenuto testa per buona parte della gara ai galacticos salvo poi capitolare soltanto nel finale dopo avere spaventato la truppa di Ancelotti.

Mazzarri indovina la strategie e mette in difficoltà le merengues. Basti pensare che a metà ripresa erano gli azzurri a tenere alle corde i padroni di casa nel tempio del calcio europeo (ed anche mondiale). Il tecnico si affida a Simeone al centro del tridente al posto di Osimhen che parte  ancora dalla panchina (il nigeriano entrerà nella ripresa). Ancelotti abbraccia Di Lorenzo nel tunnel che porta sul green del Bernabeu. Lo stesso aveva fatto Juan Jesus con l'ex compagno di reparto Rudiger ai tempi della Roma.

Subito dopo la dolce musichetta della Champions è tempo di suonare la carica. Ed il Napoli lo fa nel migliore dei modi ed in perfetto stile Mazzarri.

 

Gli azzurri alla prima occasione buona colpiscono ed illudono proprio con Simeone che sotto gli occhi del papà sblocca il risultato (10') sugli sviluppi di un'azione insistita di Kvaratskhelia sulla sinistra. Neanche il tempo di esultare che il Real pareggia i conti con Rodrygo. Il brasiliano mette a sedere Rrhamani e di destro mira e centra l'angolino alto.

Il Bernabeu si fa sentire, il Napoli accusa il colpo e Bellingham sale in cattedra e di testa scavalca Meret (22'). Nella circostanza vengono a galla tutte le lacune sull'out mancino (per via delle assenze di Olivera e Mario Rui infortunati) con Juan Jesus adattato sull'out mancino. Ma tant'è. Il Napoli però non alza bandiera bianca e tenta di uscire dalle corde con il solito Simeone che di destro prova a impensierire Lunin).

Nella ripresa accade di tutto e di più. Mazzarri inserisce Osi, ma è Anguissa a vestire i panni dell'attaccante. Il camerunense riporta il match in parità e poi il Napoli sfiora per un paio di volte il tris. Proprio sul più bello però acco che arriva la doccia fredda. Il nuovo entrato Paz esplode un missile da distanza siderale su cui Meret non è esente da colpe. Gli azzurri non ci stanno, ci provano, ma senza grosso costrutto e rischiano in contropiede. Nel finale la rete di Joselu è una punizione troppo severa per quanto visto in campo. Per il Napoli, però, ci sono anche le certezze. E soprattutto la convinzione di avere al qualificazione comunque in tasca. 

Il 12 dicembre al Maradona arriva il Braga e gli azzurri potrebbero anche permettersi il lusso di perdere con un gol di scarto per passare comunque il turno. Ma questo Napoli vorrà brindare con un successo la qualificazione agli ottavi.

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