Napoli, Osimhen tra infortuni e Arabia ma per ADL è incedibile

Il bomber si fa male in uno scontro di gioco

Victor Osimhen
Victor Osimhen
di Pino Taormina
Mercoledì 9 Agosto 2023, 09:59 - Ultimo agg. 16:53
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Inviato a Castel di Sangro

Natan, il brasiliano che va in giro con il rosario, ci ha messo meno di mezz'ora per presentare il suo biglietto da visita dando una botta alla caviglia destra di Osimhen e gettando tutti nel panico. L'intero staff medico degli azzurri, guidato da Canonico, ha circondato di coccole il nigeriano per rassicurarlo (e rassicurarsi) che non c'era nulla di rotto. La caviglia non si è neppure gonfiata, nonostante le difficoltà del nigeriano a rialzarsi, ed è stata curata col ghiaccio. Ieri ancora zoppicava (diagnosi: distrosione), ma se tutto va come deve andare, già domani potrebbe tornare in campo ad allenarsi per giocare qualche minuto con l'Apollon. C'è grande fiducia.

Ieri pomeriggio ha riposato, saltando la seduta a porte chiuse ma oggi è un altro giorno. Certo, sono proprio i giorni di Victor questi: un ritiro a Castel di Sangro dove sono più i giorni in cui è stato fermo che quelli in cui si è allenato con la squadra. Nessun tipo di preoccupazione, invece, per Rrhamani: sì, è uscito dolorante, ma è stato solo un contrasto. Neppure è passato per l'infermeria. Insomma, Rudi Garcia può prendere l'abecedario sotto il braccio e tornare a spiegare alla squadra come arrivare all'esordio di Frosinone.

Anche l'apparentemente infelice "infortuni di mercato" è servito a scuotere qualche suo scolaretto.

Guai a sottovalutare il sergente Garcia: è uno che ha allenato già in piazze di fuoco come Roma e Marsiglia, conosce e capisce gli umori dello spogliatoio, non è uno sprovveduto e non è certo il tipo che si fa prendere in giro. E nessuno metta in dubbio la qualità dei suoi collaboratori: è pronto a buttarsi nel fuoco per difendere il lavoro del preparatore Rongoni, finito al centro della bufera per l'incredibile serie di infortuni. Peraltro, sia chiaro: non lo scaricherà mai. E il messaggio è arrivato anche a De Laurentiis. Ieri si è rivisto Kvara per un po' in campo: gli esami hanno escluso le complicazioni che quel genere di incidente al ginocchio può sempre nascondere. In pratica, contro il Frosinone l'unico sicuro assente per infortunio sarà Anguissa.

C'è poco da fare. I riflettori sono tutti su di lui, su Victor: si allena e scherza, ed è una bella notizia. La vera partita è su un altro tavolo. Non c'è ancora il suo manager Calenda nel ritiro ma come si sapeva da settimane il rinnovo arriverà solo quando Osimhen sarà certo che gli arabi non sono riusciti a convincere De Laurentiis. Dunque, ancora qualche giorno per mettersi l'anima in pace e rinviare il discorso Ryad almeno di un anno. Il patron azzurro ha pochi dubbi: neppure per 200 milioni cederà il suo gioiello, glielo ha voluto dire personalmente, in un faccia a faccia nel quartier generale di Rivisondoli.

 

Perché il patron ha parlato a lungo con la stella nigeriana, spiegandogli personalmente il suo ambizioso progetto per la prossima stagione che lo vede al centro di tutto. Vuole un Napoli che punti allo scudetto-bis, che voli in Champions e che lotti per qualificarsi al primo mondiale per club organizzato dalla Fifa Dunque, serve Osi. Il nigeriano ha detto di sì ai 35 milioni per cinque anni offerti dall'Al-Hilal ma non intende andare alla rottura con il Napoli, non s'inventerà "mal di pancia" per andare via. E De Laurentiis ha ribadito anche a lui che lo considera incedibile. Gli arabi sono in ritardo, se volevano Osi dovevano provarci a luglio. Osimhen resterà e accetterà un nuovo ingaggio?

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Sì, anche perché il muro di De Laurentiis non sembra possa essere abbattuto. Poi il nuovo contratto, con almeno 12 milioni di euro e diversi concessioni sui diritti di immagine. E una clausola valida solo per l'Arabia di 140-160 milioni di euro valida per il 2024. Ma ovviamente la firma, come raccontato tante volte, arriverà solo quando Osimhen capirà che resterà al Napoli.

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