Zerbin, l'eroe a sorpresa di Napoli-Fiorentina: «Come nelle favole»

Promesso sposo del Frosinone, si regala una notte magica

Alessio Zerbin Mvp del match
Alessio Zerbin Mvp del match
di Bruno Majorano
Venerdì 19 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 20 Gennaio, 09:47
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Come nelle favole. E non sarà certo un caso che il protagonista porti i capelli biondi a caschetto e vesta di azzurro: un principe. Si chiama Alessio Zerbin e se a Riad fosse arrivato in sella a un cavallo bianco non si sarebbe stranito nessuno. E pensare che invece dell'Arabia, lo stava aspettando la Ciociaria. Perché nemmeno una settimana fa il destino di questo ragazzo di 24 anni sembrava già scritto. Ma quando gli dei del calcio decidono di mettersi davanti alla tv e divertirsi, non c'è progetto che tenga. Il copione di Napoli-Fiorentina (semifinale di Supercoppa) nel deserto arabo non poteva che essere più ricco di colpi di scena. Altro che Frosinone, Zerbin è rimasto al Napoli e si è preso i riflettori dello stadio di Riad. Mazzarri lo ha inserito in corsa per sostituire Mazzocchi costretto al cambio per crampi e dopo 5 minuti dal suo ingresso in campo ha fatto gol. «Bellissima soddisfazione e inaspettata. È un premio per l'impegno. È una notte da favola, l'ho sempre sognata», dice Zerbin. Gli dei del calcio - ancora loro - ci hanno preso gusto e si sono messi a mischiare ancora le carte. Mentre spingeva il pallone in porta, Zerbin ha colpito la testa sul palo trasformando il raddoppio in un mezzo giallo: esultanza interrotta per prestare i soccorsi al ragazzo. Giusto il tempo di rimettersi in piedi, che Zerbin ha impiegato un secondo per dimostrare a tutti che lo spavento era già un lontano (e brutto) ricordo. Scatto a bruciare Duncan, destro a infilare Terracciano. Il tris vincente nel primo atto arabo del Napoli di Mazzarri porta il sigillo a fuoco del ragazzo del destino. Dal Gozzano in serie D, dove il Napoli di Giuntoli lo prese nel 2017 per 190 mila euro più bonus, alla doppietta in Supercoppa (l'ultimo azzurro a riuscirci fu Gonzalo Higuain). Difficile immaginare una favola più favola di così.

E pensare che questo Napoli - orfano di Osimhen, impegnato in coppa d'Africa con la sua Nigeria - si era aggrappato al Cholito Simeone.

Non una partita banale per l'argentino, capace non solo di segnare il gol del vantaggio ma anche di sbattersi come un leone per tenere alta la squadra. «Questa vittoria è certamente un segnale molto importante», ha raccontato il Cholito dopo la gara. «Abbiamo fatto una bellissima partita. Siamo stati corti e compatti, abbiamo sofferto ma non ci siamo arresi. Siamo stati bravissimi a chiudere gli spazi». Insomma, il Napoli che vola in finale, dove aspetta la vincente di Inter-Lazio di questa sera, potrebbe essere arrivato alla svolta della stagione. «Questo non lo so - aggiunge Simeone - ora dobbiamo cercare di mettere da parte tutto il resto. Siamo un gruppo forte e abbiamo un'anima forte. Dobbiamo continuare su questa strada e con questo spirito». Non ha fatto rimpiangere Osimhen e ha saputo sfruttare l'occasione concessagli di Mazzarri con la maglia da titolare. «Cerco sempre di dimostrare ai compagni che non bisogna mollare mai: quando finirà la mia carriera mi ricorderà di quello che ho fatto e io voglio ricordare di aver dato tutto, in allenamento e in campo». Sempre più leader di questo Napoli a caccia di uomini decisivi.

 

«Abbiamo concesso molto di meno e mi è piaciuto come ha difeso la squadra, siamo stati molto solidi. Nelle partite ci sta di soffrire», dice Gollini che ha tenuto la porta imbattuta nella semifinale di Supercoppa contro la Fiorentina. «Alternanza con Meret? Ci sta, nelle grandi squadre ci sono sempre due portieri. Bisogna accettare il ruolo di vice e dare sempre il massimo per essere pronto quando c'è da giocare». 

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