Come nelle favole. E non sarà certo un caso che il protagonista porti i capelli biondi a caschetto e vesta di azzurro: un principe. Si chiama Alessio Zerbin e se a Riad fosse arrivato in sella a un cavallo bianco non si sarebbe stranito nessuno. E pensare che invece dell'Arabia, lo stava aspettando la Ciociaria. Perché nemmeno una settimana fa il destino di questo ragazzo di 24 anni sembrava già scritto. Ma quando gli dei del calcio decidono di mettersi davanti alla tv e divertirsi, non c'è progetto che tenga. Il copione di Napoli-Fiorentina (semifinale di Supercoppa) nel deserto arabo non poteva che essere più ricco di colpi di scena. Altro che Frosinone, Zerbin è rimasto al Napoli e si è preso i riflettori dello stadio di Riad. Mazzarri lo ha inserito in corsa per sostituire Mazzocchi costretto al cambio per crampi e dopo 5 minuti dal suo ingresso in campo ha fatto gol. «Bellissima soddisfazione e inaspettata. È un premio per l'impegno. È una notte da favola, l'ho sempre sognata», dice Zerbin. Gli dei del calcio - ancora loro - ci hanno preso gusto e si sono messi a mischiare ancora le carte. Mentre spingeva il pallone in porta, Zerbin ha colpito la testa sul palo trasformando il raddoppio in un mezzo giallo: esultanza interrotta per prestare i soccorsi al ragazzo. Giusto il tempo di rimettersi in piedi, che Zerbin ha impiegato un secondo per dimostrare a tutti che lo spavento era già un lontano (e brutto) ricordo. Scatto a bruciare Duncan, destro a infilare Terracciano. Il tris vincente nel primo atto arabo del Napoli di Mazzarri porta il sigillo a fuoco del ragazzo del destino. Dal Gozzano in serie D, dove il Napoli di Giuntoli lo prese nel 2017 per 190 mila euro più bonus, alla doppietta in Supercoppa (l'ultimo azzurro a riuscirci fu Gonzalo Higuain). Difficile immaginare una favola più favola di così.
E pensare che questo Napoli - orfano di Osimhen, impegnato in coppa d'Africa con la sua Nigeria - si era aggrappato al Cholito Simeone.
«Abbiamo concesso molto di meno e mi è piaciuto come ha difeso la squadra, siamo stati molto solidi. Nelle partite ci sta di soffrire», dice Gollini che ha tenuto la porta imbattuta nella semifinale di Supercoppa contro la Fiorentina. «Alternanza con Meret? Ci sta, nelle grandi squadre ci sono sempre due portieri. Bisogna accettare il ruolo di vice e dare sempre il massimo per essere pronto quando c'è da giocare».