LA DIRETTA

Napoli-Salernitana 1-1: Dia rinvia la festa scudetto azzurra

I granata rispondono al gol di Olivera nel secondo tempo

Napoli-Salernitana live
​Napoli-Salernitana live
Sabato 29 Aprile 2023, 08:00 - Ultimo agg. 1 Maggio, 12:05

Il Maradona applaude gli azzurri

Napoli-Salernitana 1-1 e azzurri a +18 sulla Lazio a sei giornate dalla fine. La festa scudetto è solo rimandata ma che delusione allo stadio Maradona. Nonostante i tantissimi applausi alla squadra. Un urlo enorme e un grande fumo azzurro. È così che gli oltre 50.000 tifosi del Napoli nel Maradona hanno festeggiato il gol di Olivera che ha portato in vantaggio il Napoli sulla Salernitana. Una esplosione di gioia con le migliaia di bandiere che hanno sventolato e il lungo urlo delle curve che hanno accolto l'esultanza dei giocatori azzurri. Lo stadio ha iniziato a urlare, «Vinceremo il tricolor». Un entusiasmo che i calciatori hanno chiesto che restasse alto, come ha dimostrato Osimhen che nella prima azione successiva si è rivolto alla curva B con le braccia chiedendo ancora più tifo. Dopo la rete si sono sentiti nello stadio anche fuochi d'artificio che vengono accesi nelle strade di Fuorigrotta. Poi è calato il gelo. Il gol di Dia ha portato la Salernitana sul pari. 

Dia rinvia la festa scudetto azzurra

Napoli pareggia al Maradona 1-1 con la Salernitana, e deve rinviare la festa scudetto. A sei giornate dalla fine, la squadra di Spalletti è prima con 79 punti, davanti alla Lazio a 61.

Il match termina 1-1

Il Napoli non sfonda nel finale: 1-1 al Maradona e festa scudetto rinviata.

Cinque di recupero

Cinque i minuti di recupero. Espulso Sousa. Il Napoli attacca fino alla fine. Rrahmani di testa, Ochoa para.

In campo Simeone e Ndombele

Ndombele e Simeone in campo all'89' per Lobotka e Anguissa

Kvara vicino al gol

All'81' esce Olivera per Juan Jesus. All'86, dopo il gol granata, è Kvara ad andare vicino al 2-1 ma Ochoa si oppone.

Dia gela il Maradona

All'83' Dia pareggia per i granata con un gol che gela il Maradona

Kvara vicino al raddoppio

Al 77' gran botta di Osimhen dalla distanza, sventa Ochoa. Al 79' Kvara vicinissimo al 2-0 sul lancio di Raspadori ma la palla non entra

Elmas e Kastanos al tiro

Dopo il gol la partita si apre. Elmas va al tiro e fa la barba al palo. Per i granata ci prova Kastanos dalla distanza: Meret sicuro.

Olivera! E il Napoli è in vantaggio

Al 62' arriva il gol del Napoli con Olivera che schiaccia testa da angolo!

I cambi di Spalletti

Al 59' entrano Elmas e Raspadori per Zielinski e Lozano

Kvara e Zielu: che occasioni

Al 50' tiro a giro di Kvara fuori di poco. Zielinski ammonito per fallo su Kastanos al 54'. Al 55' proprio il polacco ci prova in rovesciata in area: fuori.

Secondo tempo

Inizia il secondo tempo al Maradona. Tra i granata esce Candreva, dentro Botheim. 

Di Lorenzo parla a Dazn

Il capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo ha parlato ai microfoni di Dazn nell'intervallo del match contro la Salernitana: «Non è facile perchè la Salernitana è bella chiusa. Servirà pazienza e trovare il varco giusto».

Bunker granata, fine primo tempo

Bunker granata, gli azzurri ci provano ma trovano un muro in area di rigore. Al 41' ci prova da fuori area Anguissa con una gran botta ma il portiere messicano dice ancora una volta di no. Finisce così il primo tempo.

La fotogallery della partita

 

 

Le occasioni di Osimhen e Dia

Chance per Osimhen di testa al 22' ma Ochoa è insuperabile. Anche Di Lorenzo va di testa: palla di poco alta sulla traversa. Break granata al 26' con Dia di testa, Meret senza problemi.

Osi e Olivera: il Napoli c'è

Al 6' Osimhen ci prova di testa, para Ochoa. All'11' ci riprova Olivera dalla distanza. Il match però non si sblocca.

I primi tentativi azzurri

Al 2' Osimhen cerca la porta su cross di Lozano. Al 3' ancora Chucky al limite dell'area ma s'incarta. Gli azzurri iniziano con buona personalità ma la Salernitana si difende a denti stretti. 

Calcio d'inizio in un Maradona azzurrissimo

Squadre in campo in un maradona azzurrissimo, inondato di bandiere, più caldo che mai. Calcio d'inizio per la partita che può regalare al Napoli il terzo scudetto della sua storia. 

Inter-Lazio 3-1, esplode la festa a Napoli

L'Inter batte la Lazio 3-1, esplode la festa allo stadio Maradona: azzurri a 90 minuti dallo scudetto!

Le formazioni ufficiali

Napoli (4-3-3)

1 Meret; 22 Di Lorenzo, 13 Rrahmani, 3 Kim Min-jae, 17 Olivera; 99 Anguissa, 68 Lobotka, 20 Zielinski; 11 Lozano, 9 Osimhen, 77 Kvaratskhelia.

A disposizione: 12 Marfella, 95 Gollini, 4 Demme, 5 Juan Jesus, 7 Elmas, 18 Simeone, 19 Bereszynski, 23 Zerbin, 31 Zedadka, 55 Ostigard, 70 Gaetano, 81 Raspadori, 91 Ndombele. All. Spalletti.

Salernitana (3-4-2-1)

13 Ochoa; 5 Daniliuc, 23 Gyomber, 98 Pirola; 30 Mazzocchi, 18 Coulibaly, 10 Vilhena, 3 Bradaric; 87 Candreva, 20 Kastanos; 29 Dia.

A disposizione: 1 Fiorillo, 33 Sepe, 2 Bronn, 6 Sambia, 8 Bohinen, 9 Bonazzoli, 11 Botheim, 15 Troost-Ekong, 25 Maggiore, 39 Iervolino, 41 Nicolussi Caviglia, 66 Lovato, 99 Piatek. All. Paulo Sousa.  

Inter-Lazio 0-1 all'intervallo

Finito il primo tempo a Milano, la Lazio è avanti con il gol di Felipe Anderson e ha fallito anche il raddoppio in due occasioni: bravo Onana su Immobile, pessimo Felipe Anderson sul tap in con la porta spalancata. 

La Lazio è avanti a Milano!

Clamoroso a San Siro: l'Inter segna con Mkhitaryan ma il fuorigioco di Correa strozza in gol l'urlo dei tanti napoletani attaccati allo smartphone. E due minuti dopo arriva la grande beffa: assist super di Luis Alberto e gol di Felipe Anderson. Cala il gelo su Napoli. 

È cominciata Inter-Lazio

Fischio d'inizio, è cominciata Inter-Lazio e sono già migliaia i napoletani allo stadio collegati allo smartphone per seguire tutti insieme il match che potrebbe regalare al Napoli il primo match point scudetto. 

Migliaia di tifosi già in fila allo stadio

Migliaia di tifosi del Napoli sono già arrivati all'esterno dello stadio Maradona, che alle 12 apre i cancelli per il match delle 15 contro la Salernitana. I tifosi azzurri sono pronti per seguire sui cellulari dallo stadio il match della Lazio a San Siro contro l'Inter, sperando che la squadra di Sarri non vinca per poi tifare per Osimehn e compagni e dare il via alla festa scudetto.

La zona antistante l'impianto è già controllata dalla polizia e la circolazione dei veicoli è bassissima visto lo stop disposto dalle 14 per evitare caos. Tutti i tifosi circolano a piedi dopo aver preso i mezzi pubblici per recarsi nella zona dello stadio. 

I convocati del Napoli

Con un tweet il Napoli ha ufficializzato anche l'elenco dei convocati per il match di oggi pomeriggio. Come previsto, rientra il Cholito Simeone mentre restano ai box gli infortunati Mario Rui e Politano. 

Arriva anche la squadra al gran completo

Come da programma, alle 9,30 tutti i calciatori del Napoli hanno raggiunto l'hotel Gli Dei di Pozzuoli. È iniziata così la vigilia pre-Salernitana. Con tanto di palestra sistemata per un piccolo riscaldamento. Colazione e pranzo sono tutti a buffet: colazione facoltativa, il pranzo (ore 12,15 visto l'orario del match) obbligatorio per tutti. 

Spalletti e il suo staff all'hotel Gli Dei di Pozzuoli

L'operazione scudetto sta per cominciare.

Luciano Spalletti e il suo staff sono arrivati all'hotel Gli Dei di Pozzuoli e a breve arriveranno anche i calciatori che hanno trascorso la notte prima dell'esame con mogli e fidanzate, e anche coi figli, chi vuole e chi può. 

Ci siamo! Sarà il giorno dello scudetto?

Il momento è solenne. «Tra di loro parlano una lingua che tutti capiscono: quella dell'amicizia», dice Spalletti incoronando la sovranità della squadra. Un altro allenamento a cento all'ora, con piccola paura quando Osimhen ha iniziato a toccarsi un polpaccio. Ma poi ha proseguito come niente fosse. Più in là, il Cholito sembra davvero scatenato: Simeone ha dato spettacolo in mattinata, nell'ultimo allenamento prima del grande giorno. Ma là in attacco toccherà al nigeriano, con l'argentino che conquista il ritorno in panchina.

È il giorno dello scudetto, i calciatori vivono la città, percepiscono l'entusiasmo. Le telecamere della produzione del docufilm del club azzurro sono da giorni a riprendere allenamenti e i momenti privati nello spogliatoio: la festa è vicina, vicinissima.

È tutto pronto per la domenica da batticuore

È una domenica particolare, e la vigilia è diversa da tutte le altre. Per la squadra del Napoli, per la città e per Luciano Spalletti. Manca soltanto un passo, possono bastare 90 minuti, al grande traguardo dello scudetto e per l'allenatore sarebbe la prima volta in Italia, il culmine di una carriera pure costellata da successi e soddisfazioni, ma il tricolore è un'altra cosa. Il tecnico lo sa bene e presentando il match con la Salernitana non riesce a parlare soltanto dei temi tecnico-tattici perché sa bene che in caso di vittoria degli azzurri e di mancato successo della Lazio a San Siro con l'Inter sarebbe sancita la conquista matematica del titolo con sei giornate d'anticipo sulla conclusione del campionato.

In città c'è un clima di attesa spasmodico (tra festoni, bandiere, scudetti disegnati finanche sul sagrato della basilica nel quartiere di Totò) e anche nel Centro Tecnico di Castel Volturno, inevitabilmente, si respira un'aria diversa. L'allenatore e i calciatori hanno fame di vittoria, questo non si può nascondere. «I miei giocatori - ammette Spalletti - sono stanchi delle riunioni. La nostra saletta video è bellissima, con poltrone comode, ma anche loro vogliono raccontare qualcosa a figli e nipoti. Se saranno bravi questa può essere la storia che saranno orgogliosi di raccontare. Sono ragazzi perfetti e umili, disponibili ad ascoltare, i ragazzi sanno dire anche qualcosa di personale. È nata un'amicizia vera tra i ragazzi, ne vado felice. Qualcuno mi ha ricordato che non ho mai vinto in Italia. Se il non compiuto da altre parti è valso per poter vivere questo con il Napoli sono contento che sia stato così». 

Lancio di uova a Salerno

Lanci di uova verso un palazzo a Salerno dove sul balcone era stata esposta una bandiera del Napoli. È avvenuto stamattina nel quartiere Torrione. In alcuni casi, i cittadini sarebbero stati anche intimiditi al fine di non tifare gli azzurri esponendo gadget in vista della partita di domani.

Giorni fa in un post su Facebook la Curva Sud Siberiano aveva chiesto «rispetto nei confronti della città e di tutti i tifosi della Salernitana, ciò si dimostra riponendo eventuali sciarpe e bandiere azzurre nel cassetto e non certo sui balconi di Salerno».

Le minacce degli ultras della Juventus

Anche a Torino i tifosi napoletani residenti nel capoluogo piemontese si preparano alla festa scudetto: l'appello, lanciato sui social, è di ritrovarsi in piazza Castello domani in caso di conquista del campionato.

Sempre sui social, però, spuntano anche messaggi di tenore opposto. Su una pagina riconducibile a un gruppo ultrà della Juventus è apparso un post in cui si afferma che «questa non è la vostra città quindi evitate perché non ve lo permettiamo».

L'appello per la sicurezza: «Questo sport è dei bambini»

L'ultima battuta è un appello per una festa in sicurezza: «Se dovessimo vincere, dobbiamo vincere anche per strada. Questo sport è dei bambini, è dei figli, anche io avrò i miei figli in città. Non dobbiamo correre nessun pericolo, usiamo il buonsenso. Tutti devono festeggiare».

La prima volta a Napoli: «Ne parlai con i miei figli»

Lo scudetto è sempre più vicino ma Luciano Spalletti non fa sconti: «Fino a che ci mancherà un punto per la vittoria non avremo fatto niente. Siamo più vicini dopo aver vinto a Torino ma mancano ancora punti e vanno fatti. Quello che succederà lo vedremo dopo l’aritmetica. Ora dobbiamo pensare solo al campo, senza perdere energie».

La mente corre alla chamata di De Laurentiis: «La prima volta che il Napoli mi ha cercato - rivela Spalletti - ne ho parlato con i miei figli. Erano entrambi felici come in Curva a un gol di Maradona: non si può non andare a Napoli, mi dissero».

L'emozione per la vittoria: «Ho un po’ di paura»

Emozione sì, tanta. E Luciano Spalletti non fa nulla per nasconderlo: «Io mi emoziono facilmente. Ho un po’ di paura se ripenso a dove sono partito ma sono queste le giornate che cerchiamo e che fanno la differenza, se non ci piacessero non dovremmo fare calcio. Ci sono cose belle da vivere e portare a casa: per noi e per la città questa è una sfida da vincere». 

Ed è vero che vincere a Napoli vale di più? «Forse sì visto che dal 2001 vincono solo Torino e Milano. Questa è una città energica, a volte folle, molto teatrale ma fatta di cose vere».

La Salernitana e le rivali: «Non devo rispondere»

Da Sarri ad Allegri, sono tanti gli allenatori che commentano la vittoria del Napoli con un pizzico di sarcasmo: «Ma io non devo rispondere né a Sarri né ad Allegri - si schermisce Luciano Spalletti - Noi dobbiamo andare in campo pensando non a noi stessi ma ai nostri tifosi. È giusto dare loro questa soddisfazione. Sono stati importanti nel nostro percorso». 

Per farlo però servirà battere la Salernitana: «Sono convinto che sapremo fare la nostra partita. Non so se basterà perché avremo un avversario forte: conosco bene Paulo Sousa, abbiamo fatto un viaggio insieme qualche anno fa, è uno che lavora bene sul campo e infatti non perdono da otto partite. E sembrano una società proiettata nel futuro con un presidente che sta facendo un gran lavoro in una città che ha entusiasmo e amore. Per noi sarà complicato: questo spostamento li ha pure caricati. Ma faremo quello che dobbiamo fare». 

Il rinvio della partita: «Tutto per la sicurezza»

Ha fatto tanto discutere il posticipo della partita da sabato a domenica. «Ma noi non abbiamo affidato al prefetto il nostro campionato - taglia corto Luciano Spalletti - La città ci aspetta con il fiato sospeso in un aeroporto per ore o in strada per vederci passare in pullman. Avevamo impostato la settimana per giocare sabato, abbiamo dovuto cambiare i programmi. Accettiamo questo, per quello che sappiamo: tutto è stato fatto per la nostra sicurezza in previsione dell’eventuale vittoria». 

La tensione della vigilia: «È una sfida estrema»

Si avvicina il giorno della partita e sale la tensione: «Stasera prima di andare a letto penserò che siamo di fronte a una sfida estrema ma se l’affronti nella maniera giusta ti dà qualcosa di diverso», sorride Luciano Spalletti. E rivela: «È da tempo che vogliamo giocare queste partite qui. C’è da viverle nello stesso modo di sempre. Sappiamo cosa fare per prepararci e cosa fare poi in campo».

Ecco Spalletti: «Conosciamo la nostra direzione»

Ci siamo! Alle 15 in punto scocca l'ora di Luciano Spalletti: l'allenatore del Napoli incontra la stampa alla vigilia del primo match point scudetto: «Sappiamo da tempo quale deve essere la nostra direzione - esordisce - e non ci serve fare qualcosa di diverso. Dobbiamo proseguire dritto come fatto fin qui. Ci sono delle cose al di sopra di noi che non possiamo controllare e ci adeguiamo. Eravamo pronti a giocare oggi, saremo pronti domani con tutte le nostre forze, anche quelle che non abbiamo. Vogliamo giocare e basta».

Sarri, rivale a sorpresa: «La festa? Il più tardi possibile»

«Noi dobbiamo pensare alla nostra partita. La tavola è stata apparecchiata per la festa, per la nostra sconfitta. Noi dobbiamo fare il massimo. Il Napoli festeggerà lo stesso, ma speriamo il più tardi possibile». Lo dice l'allenatore della Lazio ed ex tecnico degli azzurri Maurizio Sarri, in conferenza stampa alla vigilia del match con l'Inter.

In caso di successo del Napoli sulla Salernitana e di mancata vittoria dei biancocelesti sui nerazzurri i partenopei festeggerebbero il terzo titolo della loro storia con 6 giornate d'anticipo.

La conferenza stampa di Paulo Sousa

È Paulo Sousa il primo allenatore a scendere in campo in conferenza stampa: «Il Napoli è un avversario tosto, soprattutto muscolarmente. Noi lo possiamo affrontare, fieri del nostro modello di gioco e capaci delle nostre idee. Io ci credo, possiamo vincerla. La squadra deve avere la capacità di difendere bene. Dare pochi spazi agli avversari, aggressività sui duelli. I duelli devono avere sempre raddoppi e coperture, mai isolati. Non dobbiamo rompere le nostre linee». 

Quanto influirà lo slittamento della partita? «Se ne è parlato molto - taglia corto Sousa - ma c’è anche un problema di contemporaneità. Avrei preferito giocare alle 12.30 senza nessuna influenza dall risultato di Inter Lazio»

Arbitra Marcenaro di Genova

Sarà l'arbitro Matteo Marcenaro di Genova a dirigere Napoli-Salernitana. Assistenti Meli-Alassio, IV uomo Volpi. Al Var Di Martino-Fourneau. 

Marcenaro ha diretto una sola volta gli azzurri in Serie A, a inizio campionato, Napoli-Lecce 1-1, l'unico pareggio della prima parte della stagione. 

Dove vederla in tv

Inizialmente prevista per oggi alle 15, Napoli-Salernitana è stata posticipata domenica alle 15 per motivi di ordine pubblico. Il match sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su Dazn e sarà visibile su tutte le Smart tv o su un dispositivo connesso a Internet e al televisore attraverso l'app ufficiale Dazn.

La Lega ha ratificato lo spostamento della partita Napoli-Salernitana e ha allontanato di qualche ora il momento in cui potenzialmente potrebbe avere inizio la festa dello scudetto. Perché arrivi la certezza matematica della conquista del primo posto è necessario che la Lazio non vinca a San Siro con l'Inter e che subito dopo il Napoli batta la Salernitana al Maradona. Ma il doversi realizzare entrambe queste circostanze, che non è per nulla scontato, sembra non alimentare alcun dubbio tra i tifosi che hanno ormai già da tempo avviato il conto alla rovescia. Spalletti, che oggi alle 15 parlerà in conferenza stampa per presentare la partita, invece sa bene che c'è ancora un ostacolo da superare e che la Salernitana, impegnata nella lotta per non retrocedere, venderà assai cara la pelle. 

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