Spalletti via da Napoli? «Non so cosa voglia dire tarpare le ali, dovete chiederlo a De Laurentiis»

«Io a Napoli ho dato tutto il tempo che avevo. E ho dato il massimo»

Luciano Spalletti
Luciano Spalletti
di Gennaro Arpaia
Sabato 20 Maggio 2023, 16:00 - Ultimo agg. 21 Maggio, 08:21
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«Non so cosa voglia dire tarpare le ali, dovete chiederlo a De Laurentiis. Per quello che vorrei fare io non servono un paio d’ali, ma un paio di stivali. Non devo volare da nessuna parte». Luciano Spalletti non aspetta troppo, risponde subito alle parole del patron azzurro arrivate ieri da Roma e prova a chiarire sul suo futuro: «Il mio contratto? È una cosa di cui deve parlare solo il presidente. Io ho chiarito tutto con lui quando ci siamo visti a cena. Se i tifosi vogliono saperlo, devono chiederlo alla società. Ma vi posso dire questo: non c’è nessuna trattativa con il club. Non ho rifiutato alcun aumento di stipendio e non ho da pagare nessuna clausola. E non ho ricevuto offerte per allenare altrove. Non cerco altre squadre da allenare». 

Un colpo al futuro ma uno pure al presente: «Io a Napoli ho dato tutto il tempo che avevo. E ho dato il massimo per quella che era la mia esperienza. Ho ricevuto, però, molto più di quello che ho dato: quanto visto nelle ultime partite allo stadio è una roba difficile anche da pensare se non la vivi. Resterà per me indelebile» ha continuato in conferenza il toscano. «Qui a Napoli c’è un ambiente che a volte crea difficoltà alla squadra, ma poi la città risolve tutti i problemi. Anche quelli che creiamo noi. L’affetto e l’amore risolvono anche gli errori che faccio io.

Sono elementi che difficilmente ritrovi altrove e ti spingono a dare più del massimo. Per allenare qui devi avere ambizioni forti». Le sue? «Mi faccio domande sin dal primo giorno qui. Me le son fatte un anno fa dopo il terzo posto, quando siamo stati criticati e contestati. C’era da migliorarsi, dal primo giorno di questa stagione l’ho detto alla squadra. E me le farò anche  questa estate». 

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Domani allo stadio Maradona arriva l’Inter: «Abbiamo ancora tanti stimoli. Perché questi calciatori scelti dalla società hanno una disciplina ferrea verso se stessi. Non devo chiedergli io di allenarsi. L’Inter è finalista di Champions, ma la cosa più stimolante è che loro sono gli unici di questo campionato che non abbiamo battuto. Facciamo i complimenti a loro, alla Roma e alla Fiorentina per quello che hanno fatto in Europa. Sono risultati importantissimi per tutto il calcio italiano». Ma per il mercato c’è tempo: «Non ne parlo oggi. Abbiamo calciatori fantastici che hanno vinto anche quando non c’erano Kvaratskhelia e Osimhen in campo. Il club ha lavorato bene. Se vuoi lavorarci e metterci mano è una squadra perfetta: sono tutti giovani, hanno qualità e l’hanno mostrato. Quando sono arrivato c’erano pochi punti fermi da cui ripartire, secondo me oggi abbiamo una rosa importante con calciatori fantastici. Anche De Laurentiis l’ha detto: vuole vincere la Champions, da zero ha portato il Napoli a questo livello e sa vedere dove può arrivare la squadra».

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