Avellino: troppi blackout, anche l'acqua a singhiozzo

L'Alto Calore scrive a Prefetto e a Enel

Acqua a singhiozzo nell'Irpinia
Acqua a singhiozzo nell'Irpinia
di Alessandro Calabrese
Mercoledì 26 Luglio 2023, 08:18 - Ultimo agg. 11:51
4 Minuti di Lettura

Non bastava il caldo torrido e i conseguenti consumi in vertiginoso aumento, accanto alle quotidiane rotture delle condotte idriche ecco che ad elevare i disagi dell'estate irpino-sannita ci si mette anche l'intermittenza nell'erogazione dell'energia elettrica. Dunque, pompe di sollevamento ferme o in blocco a causa dei mini black out e acqua che arriva a singhiozzo alle utenze di molte zone, specie in quota, servite dall'Alto Calore. Proprio per cercare di arginare la problematica dagli uffici della partecipata di corso Europa ieri mattina è partita la terza missiva ad Enel Distribuzione e, per conoscenza, al prefetto di Avellino, Paola Spena. Con l'auspicio di un riscontro diverso da quello ottenuto con le istanze precedenti, l'amministratore unico dell'ex consorzio, Michelangelo Ciarcia, sottolinea ancora una volta il protrarsi di «diffuse irregolarità nell'approvvigionamento energetico alle infrastrutture gestite». E pone l'accento sugli «improvvisi cali di tensione che causano disfunzioni diffuse nell'erogazione idrica». Le difficoltà riguardano soprattutto la distribuzione della risorsa nei comuni o nei nuclei abitati posti ad una certa altitudine, dove l'acqua deve giungere attraverso un'operazione di sollevamento.

Azione impossibile se viene a mancare la corrente. «Gli inconvenienti descritti - si legge ancora nella nota che si rivolge anche all'Ufficio Territoriale di Governo - stanno generando disagi alla popolazione, rispetto ai quali Acs non può mettere in campo alcuna azione correttiva». La discontinuità nella fornitura energetica, inoltre, «sta causando danni alle elettropompe installate presso i diversi siti aziendali». L'ultimo caso riguarda il pozzo di Volturara Irpina, con conseguenti ripercussioni sull'area di Montella ma anche San Giorgio del Sannio e Calvi.

Da qui la richiesta all'Enel di «porre in essere ogni attività utile ad eliminare queste disfunzioni». La stessa problematica, poi, è stata ribadita ai sindaci dei comuni soci dell'Alto Calore anche per chiarire che rispetto a questo tipo di defaillance la spa di corso Europa non ha responsabilità, mentre un'erogazione intermittente dell'energia elettrica provoca ritardi anche nel riempimento dei serbatoi. Intanto, tra i sindaci che stanno rispondendo all'appello dell'Acs sulla necessità di un'ordinanza comunale contro gli sprechi e gli usi impropri dell'acqua c'è quello del capoluogo, Gianluca Festa, che ieri mattina ha firmato il provvedimento.

Video

Nello specifico il divieto di prelievo e consumo di acqua derivata dall'acquedotto pubblico è valido fino al 31 agosto sui seguenti usi: irrigazione ed annaffiatura di orti, giardini e prati; lavaggio di aree cortilizie e piazzali; lavaggio privato di veicoli a motore; riempimento di piscine, fontane ornamentali, vasche da giardino ad uso privato. E comunque per tutti gli usi diversi da quello alimentare domestico e per l'igiene personale. I trasgressori saranno sanzionati con multe comprese tra i 25 e i 500 euro. Sempre in tema di acqua, oggi pomeriggio, con inizio alle 15, è fissata l'assemblea dei soci dell'Alto Calore chiamati a votare il bilancio 2022. Si tratta di un consuntivo che risente dell'avvio della procedura di concordato e di tutti i lacci e lacciuoli che comportano problemi anche a livello di gestione ordinaria dovendo la società sempre rapportarsi con i commissari giudiziali e la Sezione fallimentare del Tribunale di Avellino. Allo stesso tempo, però, si tratta anche dell'ultimo documento contabile prima del trasferimento in capo alla società mista della Regione Campania della centrale e degli impianti di Cassano Irpino, che comporterà un risparmio complessivo di circa 15 milioni di euro annui. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA