Irpinia: emergenza idrica rinviata di un mese grazie alla pioggia

Per le precipitazioni di questa primavera

La sede dell'Alto Calore
La sede dell'Alto Calore
Domenica 16 Luglio 2023, 10:45
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Emergenza idrica in Irpinia? Rinviata di un mese. In base agli idrogrammi delle principali sorgenti gestite realizzati dall'Alto Calore, per questa estate l'inizio di un significativo calo dei livelli della risorsa non dovrebbe arrivare prima della seconda decade di agosto, producendo conseguenze avvertite più o meno dalla fine dello stesso mese. Ciò sia per la straordinaria piovosità registrata nel periodo primaverile, compresi aprile e maggio, sia per l'avvio della distrettualizzazione del territorio e l'individuazione immediata delle perdite che sta comportando un più ridotto spreco d'acqua nel contesto generale. Ecco, dunque, il quadro attuale e la proiezione disegnati dai tecnici dell'Acs, guidati dal responsabile del Servizio di Idrogeologia, il geologo Carmine Mazzarotti, che hanno monitorato le fonti di approvvigionamento registrando una tendenza con valori di portata a partire da maggio costantemente superiori alla media. Del resto, negli anni passati verso la fine di giugno si doveva già correre ai ripari con le prime manovre da parte del gestore per razionalizzare l'uso dell'acqua potabile, con sospensioni dell'erogazione nelle ore serali e fino al primo mattino.

Un'azione volta soprattutto a limitare la dispersione idrica durante la notte e tenere il più possibile pieni i serbatoi al mattino e nel corso della giornata. Secondo lo studio effettuato a corso Europa, dunque, il calo fisiologico delle portate potrebbe essere registrato con almeno un mese di ritardo se non di più, rispetto all'andamento tipico del periodo estivo. Certo, considerando il caldo torrido di questi ultimi giorni, la possibilità di un innalzamento ulteriore delle temperature potrebbe anticipare delle situazione di criticità legate al conseguente incremento dei consumi. Ma, al di là di situazioni imprevedibili che si sa sono sempre dietro l'angolo, al momento non ci sono criticità. D'altra parte, buone notizie arrivano dalle sorgenti del gruppo di Cassano dove il flusso resta pressoché costante e per quanto concerne la quota di derivazione Alto Calore gli oltre 1000 litri al secondo sono assicurati.

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Situazione in linea con le fonti di approvvigionamento cosiddette minori.

Dal comune di Montella, ad esempio, la portata registrata a giugno era di 297 litri al secondo, contro i 245 dello scorso anno e, addirittura, i 225 della media dello stesso anno. Da monte Savoceto, poi, ecco 120 litri al secondo rispetto agli 80 del 2022 e gli 82,58 di media dello stesso anno. A Quindici, in località Bocca dell'Acqua la sorgente ha fatto conteggiare 25 l/s mentre l'anno scorso erano solo 15; ad Acqua del Pero, a Mercogliano, la differenza è 12 a 5; mentre al Campo di Summonte il rapporto tra giugno 2023 e giugno 2022 è, rispettivamente, di 60 litri al secondo contro 25: molto più del doppio. Insomma, sembra proprio che questa estate, sul fronte dell'utilizzo dell'acqua potabile, l'Irpinia dovrebbe registrare un periodo più tranquillo a differenza degli anni passati nei quali disagi e lamentele erano all'ordine del giorno già di questi tempi.

Naturalmente tecnici e operai dell'Alto Calore restano in allerta per qualunque tipo di emergenza dovesse scattare. Ma grazie all'apposizione dei rilevatori su molte condotte del territorio si sta riuscendo ad intervenire prima sulla rotture e, quindi, a limitare moltissimo gli sprechi. Oltre che attraverso riparazioni mirate, anche con la chiusura del flusso da un pozzetto all'altro. Ciò determina un risparmio dell'acqua elevato, grazie alla localizzazione e intercettazione delle perdite a livello digitale effettuata con il sistema del tele-controllo. Un monitoraggio continuo da remoto svolto dai computer aziendali. 

 

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