Sollecitato pubblicamente a intervenire sulla demedicalizzazione delle ambulanze, un problema che sta colpendo il territorio del Fortore, scende in campo il vescovo di Benevento Felice Accorcca.
«Ho cercato anzitutto, com’è mia abitudine, - spiega - di acquisire informazioni più dettagliate sulla questione, che desta certo forte preoccupazione, a motivo soprattutto del fatto che la distanza dai luoghi di cura rende quelle popolazioni ancor più vulnerabili di altre, e perciò degne di particolari attenzioni.
«La Costituzione italiana - prosegue il vescovo - tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività; la stessa sancisce che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge ed è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana. Ora, tale fondamentale diritto e pari dignità sono indubbiamente posti a rischio dalla presente situazione, la quale, qualora venisse a perseverare, vedrebbe private di tutela proprio quelle membra che abbisognano invece di maggiori sostegni».
L'appello il vescovo di Benevento prosegue: «Auspico quindi che il parametro economico non sia decisivo nel determinare scelte che riguardano la salute dei cittadini; che il soccorso e la cura siano capillari e rivolti a tutti, soprattutto a coloro i quali hanno più difficoltà a raggiungere i grandi centri; che i territori che registrano maggiori sofferenze in ordine allo spopolamento vengano particolarmente tutelati».