Autonomia differenziata, arriva il «no» dei Giovani democratici sanniti

Affondo dei giovani dem contro l'autonomia differenziata: in Senato è stata avviata la discussione della legge Calderoli

Autonomia differenziata, arriva il «no» dei Giovani democratici sanniti
Mercoledì 17 Gennaio 2024, 17:08
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«Si è avviata la discussione in Senato sul disegno di legge Calderoli, detto anche Autonomia differenziata, che sarebbe meglio chiamare “Autonomia discriminatoria”. Questo perché il suo contenuto andrà a mettere in seria difficoltà il Mezzogiorno e soprattutto le aree marginali del territorio nazionale, poiché ad oggi ancora non è stato avviato alcun tipo di iter circa quelli che sono i “livelli essenziali di prestazione”, che le Regioni dovrebbero andare ad erogare al fine di garantire un servizio minimo a tutti i cittadini italiani». Lo dicono i “Giovani democratici” sanniti in una lunga invettiva.

«I Lep hanno un costo non indifferente nel bilancio dello Stato - spiegano -; già solo con la modifica del Titolo V e con l’affidamento della sanità alla competenza esclusiva delle Regioni abbiamo visto come siano peggiorate le condizioni medie di ospedali, lavoratori e di fruitori del servizio.

Non osiamo immaginare cosa potrebbe accadere con 15 materie devolute alle Regioni, andando a creare così dei mini-stati che al Nord godrebbero di ricchezza e lavoro mentre al Sud si creerebbe un sistema simil-feudale, dove le briciole sarebbero gestite da un potere capillare e difficilmente contrastabile».

E concludono: «Chiediamo ai nostri rappresentanti in parlamento, Rubano (Fi) ed il Matera (FdI), di chiarire la propria posizione su questo disegno di legge. Davvero credono che ci saranno dei vantaggi per il territorio? O sono semplicemente complici di questo attacco a tutti noi in virtù di posizioni di potere? Il Sannio non si baratta per un tornaconto personale dal proprio partito».

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