Benevento, Barone lascia l'Asi. Parte l'era Vessichelli

Il saluto: «Lascio un ente in condizioni migliori di quando l'ho trovato»

Benevento, Barone lascia l'Asi
Benevento, Barone lascia l'Asi
di Antonio Mastella
Martedì 13 Febbraio 2024, 10:16
4 Minuti di Lettura

«Lascio un ente in condizioni migliori di quanto non lo fosse al mio insediamento, nel dicembre del 2018». Così Luigi Barone si è definitivamente congedato dalla presidenza dell'Asi dopo «cinque anni ha aggiunto di intenso lavoro, che è stato possibile portare avanti con l'impegno e la collaborazione dei consiglieri e della struttura cui va tutta la mia gratitudine». Un «grazie doveroso» lo ha rivolto alla Provincia e al Comune capoluogo e a chi ne è alla guida per il «proficuo rapporto intessuto».

Nel corso della relazione con la quale ieri ha pubblicamente dato conto del lavoro svolto, Barone si è soffermato sui successi conseguiti, a cominciare da quelli economico-finanziari. «Dal primo giorno dell'investitura ha ricordato ho messo mano al risanamento del bilancio segnato da un passivo di oltre 500mila euro. Siamo riusciti a chiuderlo, nel 2022, con un avanzo di ottomila». Un'altra ragione della «bontà» della sua gestione sta nel fatto che «abbiamo attratto a Ponte Valentino 21 nuove aziende, tutte operative. L'elenco contempla anche l'autorizzazione concessa ad altre sette che, però, ancora non si sono insediate». C'è grande attesa, in particolare, per la Solitek, che permetterà di occupare 300 addetti. Sempre nel corso del suo incarico, si sono sistemate da queste parti cinque imprese produttrici di energia da fonti rinnovabili. «Abbiamo dovuto fronteggiare una mole debitoria ha puntualizzato pari a 2,8 milioni di euro accumulata negli anni; l'abbiamo affrontata, naturalmente, con specifici piani di rientro».

Non meno positiva, per come si è risolta, la vicenda legata al personale, il 70% del quale era impegnato con il regime del part-time.

«È stato uno dei primi problemi fronteggiati e risolti: a luglio del 2019 sono passati tutti al full-time». L'occasione, peraltro, era troppo ghiotta per non approfondire il caso della sfiducia della quale era stato investito. «Una questione la diplomatica risposta ormai chiusa, se mai si era aperta. Avevo già deciso di lasciare nel momento in cui avevo stabilito, a dicembre scorso, di militare in un altro partito. Ho rassegnato le dimissioni nella consapevolezza di non appartenere più al gruppo politico che mi aveva portato alla presidenza dell'ente».

Sempre a proposito del passaggio alla Lega, girava voce che la determinazione fosse avvenuta col consenso del leader di Ndc, Clemente Mastella. «Niente di più falso la secca risposta -: ho agito in piena autonomia». Affrontato anche il tema del puzzo insopportabile che di recente si è dovuto sopportare in alcuni punti dell'area intorno a Ponte San Valentino ed anche oltre. «Pur non avendo alcun potere di controllo - ha puntualizzato diedi immediato incarico di indagare sull'origine degli odori nauseabondi; chiesi, in particolare, di eseguirlo in tre zone del territorio che avrebbero potuto esserne la fonte. Una volta ottenuta la relazione, l'ho girata all'Arpac, alla Procura, ai nostri consociati. Aspettiamo che le autorità competenti apportino piena luce».

Contemporaneamente all'appuntamento di Barone, si è tenuto il Consiglio generale, che è servito ad eleggere il nuovo titolare dello scranno più alto dell'Asi. Confermate le previsioni della vigilia: è stato eletto Domenico Vessichelli, sindaco di Paduli e presidente provinciale di Ndc. «Si riparte ha dichiarato con rinnovata lena per diventare sempre più attrattivi per gli investitori. In che modo? Potenziando l'offerta di servizi. In quest'ottica, molto ci attendiamo dalla Zes. Dobbiamo poi puntare ad ampliare l'area funzionale agli insediamenti volgendo la nostra attenzione verso Puglianello e San Salvatore». Ha voluto poi ribadire che dovrà diventare sempre più serrata e incisiva la vigilanza sui miasmi: «Pensiamo di partire con l'installazione al centro dell'Asi di una centralina di ultima generazione».

© RIPRODUZIONE RISERVATA