Benevento, via ai controlli sulle caldaie per i bollini blu

Ma gli impianti sono 24mila

Controlli a Benevento sulle caldaie
Controlli a Benevento sulle caldaie
di Paolo Bocchino
Lunedì 27 Febbraio 2023, 08:34
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Lo smog torna a farsi sentire ma dall'Asia, intesa come municipalizzata del Comune, arrivano buone notizie. La lotta alle polveri sottili comincia a registrare qualche risultato tangibile. A lungo attesi, i controlli sulle caldaie della città sono entrati nella fase attuativa e mettono a verbale le prime certificazioni degli utenti. Sono 50 i "bollini blu" già caricati dai manutentori abilitati sulla piattaforma del gestore Asia nelle prime tre settimane di attività. Un riscontro chiaramente da relativizzare.

Cinquanta impianti verificati sui circa 24mila esistenti in città non rappresentano evidentemente un campione significativo in senso assoluto, ma assume rilevanza perché testimonia la risposta collaborativa dell'utenza al debutto dell'istituto mai attuato in città. Risposta che peraltro sta arrivando in maniera più corposa proprio dai quadranti cittadini che teoricamente potevano reputarsi più ostili all'iniziativa: «La gran parte dei bollini blu fin qui eseguiti - rivela il direttore tecnico e responsabile del servizio controlli di Asia Fernando Capone - ha riguardato utenze del rione Libertà.

Il quartiere sta dimostrando con i fatti l'infondatezza degli atavici pregiudizi esistenti sul livello di civiltà dei quartieri popolari. Sul piano operativo, il sistema sta funzionando regolarmente, secondo quanto definito insieme agli operatori specializzati e le associazioni dei consumatori. Al momento sono 30 i manutentori convenzionati, ma altri potranno aggiungersi nelle prossime settimane».

Primi bollini che permettono una iniziale radiografia del parco caldaie esistenti in città: «Perlopiù si tratta di impianti tra i 10 e i 35 chilowatt di potenza - spiegano i tecnici dell'azienda - Per la quasi totalità, sono stati trasmessi rapporti di prova stilati su dispositivi termici alimentati a metano. Soltanto un segmento limitato ha riguardato macchine a gpl, ubicate in aree periferiche della città non raggiunte dal metanodotto. Non sono ancora giunti report relativi a stufe a biomasse».
E sono già in cantiere nuove iniziative per far lievitare il numero dei bollini completati: «Fino a settembre, termine della fase destinata alle autodichiarazioni degli utenti attraverso i manutentori autorizzati, implementeremo ulteriormente la campagna informativa, ricorrendo anche a nuove iniziative - anticipa Capone - Pensiamo ad esempio alla apposizione di banner pubblicitari in punti mirati come gli uffici cittadini di Eni ed Enel più direttamente connessi alla questione. Sarà intensificata inoltre la collaborazione con le associazioni, che sta già producendo ottimi frutti grazie al passaparola».

Buone pratiche che dovranno servire, auspicabilmente, da antidoto al perdurante fenomeno dell'inquinamento atmosferico. Problematica che si è riproposta ancora una volta anche nelle ultime ore. Gli ultimi bollettini dell'Agenzia regionale protezione ambientale annotano il superamento del valore limite di Pm10 nella giornata di giovedì quando la centralina di Santa Colomba ha registrato 56 microgrammi di polveri sottili per metro cubo d'aria. Molto vicina al tetto di legge anche la postazione di via Mustilli con 49 microgrammi, appena a un passo dalla soglia dei 50 microgrammi. Valori elevati ma nei limiti nella stessa giornata anche a Ponte Valentino con 47 microgrammi. Il contatore degli sforamenti registra l'avvenuto allineamento tra i rilevatori di Santa Colomba e via Mustilli con 9 giorni oltre i limiti dall'inizio dell'anno. Ponte Valentino è ferma a quota 1. Va inoltre segnalato l'aggiornamento d'ufficio effettuato dall'Arpac in merito al numero di superamenti della postazione di Santa Colomba, rimasta a lungo silente nei primi giorni dell'anno e, da ultimo, ininterrottamente tra il 4 e il 16 febbraio.

Malfunzionamenti che peraltro si sommano, sul piano della tempestiva conoscibilità dei dati, al lunghissimo blackout della piattaforma Arpac protrattosi per mesi tra l'estate del 2022 e lo scorso gennaio. Dal primo febbraio è ripartita la pubblicazione dei bollettini giornalieri, si è in attesa adesso del ripristino anche dei riscontri orari di concentrazione degli inquinanti. La struttura guidata dal dirigente Giuseppe Onorati assicura che l'acquisizione dei dati non si è mai interrotta: «L'attacco hacker subito dall'Arpac non ha fatto perdere alcun dato. I report parlano chiaro: per quanto riguarda il Pm10, nel 2022 abbiamo avuto una validità media del 94 per cento nelle tre postazioni di Benevento. Analogo lo standard di regolarità relativo al Pm2,5, con l'unica eccezione di via Mustilli che si è attestata al 84 per cento su base annua».
 

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