Benevento, qualità dell'aria al limite: occhio alle polveri sottili

Lo rivela il «Rapporto Qualità dell'aria in Italia 2023»

Benevento, qualità dell'aria al limite: occhio alle polveri sottili
Benevento, qualità dell'aria al limite: occhio alle polveri sottili
di Domenico Zampelli
Lunedì 18 Marzo 2024, 09:32
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Che aria tira a Benevento? Buona, tutto sommato, ma attenzione alle polveri sottili. Va meglio, invece, per ozono e biossido di azoto. Lo rivela il «Rapporto Qualità dell'aria in Italia 2023», realizzato dal Sistema nazionale per la protezione dell'ambiente Snpa, costituito dall'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) e dalle Agenzie ambientali di Regioni e Province autonome, e presentato nei giorni scorsi a Torino.

Attraverso i dati del rapporto, in particolare quelli che riportano le rilevazioni delle centraline dislocate su tutto il territorio nazionale, è possibile vedere come è piazzato il capoluogo sannita nelle graduatorie dei vari agenti inquinanti.

Ormai è noto: le polveri sottili sono quelle particelle composte da sostanze inquinanti presenti nell'aria che respiriamo giornalmente. Si differenziano in Pm10 e Pm2,5: ambedue infinitesimali, ma le prime sono leggermente più grandi e si fermano al primo tratto dell'apparato respiratorio, mentre le seconde sono in grado di arrivare fino ai polmoni e quindi più pericolose.

E qui bisogna fare attenzione: il dato 2023 della città dell'Arco ha visto un valore medio di 17 microgrammi al metro cubo rilevati nella centralina del campo sportivo e di 16 in quella di via Mustilli. Valori nei limiti stabiliti dalla normativa nazionale (25 microgrammi per metro cubo d'aria), ma al di sopra sia rispetto alle linee Ue per il 2030 (10 microgrammi per metro cubo) che rispetto alle attuali indicazioni Oms (5 microgrammi per metro cubo). Il che vuol dire che un po' di attenzione bisogna metterla. Nella graduatoria nazionale dell'inquinamento, le due centraline di Benevento si piazzano alle posizioni 60 (Campo sportivo) e 81 (via Mustilli) su un totale di 314. In Campania stanno messe peggio Napoli e Caserta, va meglio invece sia ad Avellino che a Caserta.

Stesso discorso per quanto riguarda le particelle Pm10. In questo caso le centraline beneventane che offrono dati sono tre. Il dato più alto nel 2023 è quello di via Mustilli (26 microgrammi per metro cubo di media), poco più del campo sportivo (25) e della zona industriale (20). L'attuale normativa fissa il limite a 40 microgrammi per metro cubo, ma l'Oms ha limiti più bassi, fermandosi invece a quota 15. Per quanto riguarda la posizione nella classifica nazionale, su un totale di 558 la centralina di via Mustilli occupa la casella 134, quella del campo sportivo la 143 e quella della zona industriale la 357. Anche in questo caso Napoli, Caserta e Aversa hanno dati più alti, stanno meglio invece sia Salerno che Avellino. Anche ozono e biossido di azoto rappresentano un attentato per la salute. Ma su questo fronte va un po' meglio. Specie nel primo caso, dove i dati beneventani dicono 24 nella zona industriale e 17 al campo sportivo, a fronte di un valore 120 fissato dalla normativa nazionale e di 100 dall'Oms. Su 344 centraline operanti sul territorio nazionale, quelle di Benevento occupano la posizione 157 (zona industriale) e 191 (campo sportivo).

Per quanto riguarda infine il biossido di azoto, il dato dice 21 in via Mustilli e 7 nella zona industriale. Il valore fissato dalla normativa nazionale dice 50 microgrammi per metro cubo (e fin qui ci siamo), ma in prospettiva dovranno diventare 20 nel 2030 e c'è da considerare che l'Oms non va oltre 10 microgrammi. Su 612 centraline in Italia quelle di Benevento occupano le posizioni 202 (via Mustilli) e 527 (zona industriale). Insomma, Benevento cerca di tenere fede all'etimologia del nome, ma per essere veramente buono il vento che spira in città ci vuole un altro po' di impegno.

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