«Il sindaco Cataudo e l’amministrazione attiva sono in stato confusionale. Arrivare a scrivere alla prefettura, sulla questione degli immobili destinati a servizi di accoglienza, che il Comune non ha ricevuto alcuna comunicazione al riguardo quando è stato lo stesso ente locale, a firma del sindaco Cataudo, a inviare gli atti, il 20 luglio scorso, all’ufficio territoriale del Governo, rileva un vulnus nella struttura comunale e nel rapporto con le istituzioni senza precedenti». Ad affermarlo i consiglieri comunali di opposizione di Ceppaloni Ettore De Blasio, Emanuela Barone, Bruno Mazzone e Clorindo Tranfa che annunciano una interrogazione sull’apertura di un centro per immigrati nel comune di Ceppaloni.
«La prefettura di Benevento - spiegano - ha scritto al Comune di Ceppaloni il 7 giugno scorso, l’ente ha acquisito al protocollo in entrate l’8 giugno.
Infine, i consiglieri del gruppo «Uniti per Ceppaloni» parlano della lettera di Cataudo alla prefettura: «Il 20 luglio scorso il sindaco Cataudo ha riscontrato la nota della prefettura, inviando alla stessa il certificato di agibilità dell’immobile e quello di destinazione urbanistica». Per De Blasio, Barone, Mazzone e Tranfa «si è in presenza di qualcosa di anomalo, non si comprende perché il sindaco abbia scritto la lettera alla prefettura dicendo di non sapere nulla quando invece il Comune, a firma di Claudio Cataudo, aveva provveduto ad inoltrare gli atti per l’apertura del centro immigrati. Addirittura il sindaco Cataudo nella nota di doglianza alla prefettura scrive "a seguito di verifiche effettuiate è stata rilevata la mancanza di qualsivoglia comunicazione al riguardo al comune di Ceppaloni. Tanto rappresenta un evidente vulnus istituzionale oltre che giuridico all’ente locale, che tra l’altro deve garantire la sicurezza del proprio territorio". Troppe stranezze su questo argomento, e contraddizioni, come opposizione andremo fino in fondo».
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