Cerreto Sannita: associazioni contro la demedicalizzazione delle ambulanze

Convegno sul territorio

Ambulanze nel Sannio
Ambulanze nel Sannio
Martedì 19 Marzo 2024, 17:34
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Il convegno sul tema “Il Sannio Senza Sanità: Ora Basta!”, organizzato a Cerreto Sannita lo scorso 9 marzo dall'associazione Salute & Territorio, ha lanciato un appello urgente alle istituzioni e alla società civile per affrontare la precaria situazione sanitaria che affligge la provincia di Benevento. Le argomentazioni oggetto del dibattito hanno riguardato prevalentemente la mancata attivazione dell'Hospice di Cerreto Sannita e l’alternativa alla demedicalizzazione delle ambulanze.

Ad aprire i lavori è stato il sindaco di Cerreto Sannita con i suoi saluti che ha espresso dubbi sulla demedicalizzazione delle ambulanze per il rischio di compromettere il diritto alla salute.

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Il presidente di Salute & Territorio, Alfredo Lavorgna, ha rivolto ancora una volta un appello al Direttore Generale Volpe riguardo alla mancata apertura dell'Hospice di Cerreto Sannita nonostante le promesse fatte da circa tre mesi; ha evidenziato, inoltre, che dopo aver sottratto al territorio l’Ospedale e l'unità complessa di cure primarie (UCCP), non è tollerabile subire anche l’eliminazione dei medici dalle ambulanze del 118.

A ribadire la ferma disapprovazione alla demedicalizzazione delle ambulanze sono intervenute anche le Associazioni “No Demedicalizzazione 118 Fortore” con il Presidente Giuseppe Fusco e Andrea Cormano nonché la “Rete per la difesa e la salvaguardia UCCP di San Giorgio del Sannio con il componente Attilio Petrillo.

Particolare interesse ha suscitato la relazione del dott., Cormano che ha smentito il Direttore Generale dimostrando, con l’ausilio di slide, che i 48 medici del servizio 118 sono in grado di coprire i vuoti in organico con l’utilizzo delle prestazioni aggiuntive senza alcuna necessità di procedere ad ulteriori demedicalizzazioni delle ambulanze.  Antonio Petrillo invece ha sottolineato come la riorganizzazione del 118 testimonia dinamiche di geopolitica “inenarrabili” che non hanno nulla che fare con l’equa distribuzione delle risorse sul territorio e che mettono in atto un’azione di smantellamento della sanità per cui bisogna cominciare a pensare a iniziative unitarie di mobilitazione.

Emilio Tazza, Segretario Aziendale del Sindacato Medici CIMO-Fesmed, ha fornito dati sul peggioramento del servizio riferito ai tempi dell’intervento dei medici che con la demedicalizzazione risulta aumentato; inoltre ha evidenziato il paradosso della ASL di BN che propone di demedicalizzare tutte le ambulanze della pur disponendo percentuale del 62% di medici 118 in servizio mentre tutte le altre ASL della Campania, con un numero inferiore di medici, attuano una demedicalizzazione parziale del numero di ambulanze oppure non attivano auto mediche.

Domenico Parisi, sindaco di Limatola e coordinatore Anci provinciale, ha ribadito che l’impegno per la sanità non ha colori di partito e non deve essere oggetto di battaglia politica ma di tutti cittadini per difendere il diritto alla salute; da qui l’invito ai sindaci di sottoscrivere la richiesta di convocazione della conferenza dei sindaci della provincia di Benevento per discutere sulla demedicalizzazione delle ambulanze del 118 che non può essere demandata soltanto al “comitato di rappresentanza” composto di soli cinque sindaci.

Nicola Boccalone, presidente dell’associazione Cittadinanza Attiva, ha sottolineato l’arretramento quali/quantitativo dei servizi sanitari nel Sannio come dimostra anche la vicenda della demedicalizzazione del 118. Per assicurare la partecipazione delle associazioni al confronto costruttivo con la ASL, ha comunicato la costituzione del “Comitato di partecipazione“ che ha già raccolto l’adesione di Associazioni e Comitati come previsto dalla legge Regionale n.10/2002.

Emanuele Pezzullo, segretario di Salute & Territorio, ha illustrato dal punto di vista legale i diritti del malato inteso come unico diritto alla salute ad essere qualificato come “inviolabile”.

Don Giuseppe Oropallo, direttore dell’Ufficio Diocesano per la Pastorale della Salute, ha sottolineato l’impegno della Curia a “dare voce per coloro che non hanno voce” cioè ai più bisognosi che, con maggiori difficoltà, richiedono cure, farmaci, esami diagnostici; pertanto ben vengano i convegni che affrontano i problemi della Sanità da ritenersi una grazia per il fabbisogno di salute del territorio.

A seguire interventi della platea e le conclusioni dell’associazione Salute & Territorio che ha ribadito l’impegno per una sanità equa, sicura e sostenibile non subordinata esclusivamente alle logiche dei parametri economici.

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