Si è conclusa con la somministrazione complessiva di 3200 vaccini la prima settimana di open day dedicata alle terze dosi alle persone fragili. Ma, in realtà, di fragili ne sono stati vaccinati poco meno di 400 nei sei centri del territorio, mentre è continuata la corsa al vaccino da parte degli over 40 che hanno necessità del green pass per avere accesso ai luoghi di lavoro. Contrariamente, a quanto è accaduto in altre province e regioni, nel Sannio i datori di lavoro di strutture pubbliche e private, non hanno reso pubblico il numero dei dipendenti non vaccinati e passibili di severe sanzioni, che sono stati «invitati» a vaccinarsi subito facendo aumentare le richieste per le categorie dei giovani adulti che, in prima battuta, avevano deciso di non sottoporsi all'immunizzazione.
Nella giornata di ieri, nelle 6 sedi Asl coinvolte sono stati somministrati 700 vaccini, 240 dei quali nell'hub dell'ex caserma Pepicelli; qui 130 persone si sono presentate per sottoporsi alla prima dose, 87 per i richiami e 23 hanno richiesto la terza dose.
In aumento di due unità il numero dei pazienti in degenza al Rummo, passati dai 14 di giovedì ai 15 di ieri, per effetto di due dimissioni e tre nuovi ingressi. Attualmente, ci sono 9 ricoverati nel reparto di Malattie infettive, 5 in Pneumologia subintensiva e 1 nell'area di isolamento Covid del pronto soccorso. Dal report quotidiano della protezione civile, sono emersi 24 nuovi positivi sul territorio. Tuttavia, i nuovi contagi non sembrano collegati con i mini cluster di Sant'Angelo a Cupolo, Airola, San Bartolomeo in Galdo e Foiano di Valfortore. La situazione sembra essere sotto controllo ma non è escluso che i positivi possano aumentare nei prossimi giorni, soprattutto dove si sono sviluppati i piccoli focolai che hanno coinvolto più nuclei familiari.
Intanto, l'organizzazione sindacale Fimmg, che rappresenta i medici di famiglia, ha confermato piena disponibilità alla somministrazione della terza dose per raggiungere in modo capillare la popolazione dell'intero territorio, considerando che arrivano nelle case della gente e hanno un rapporto di fiducia con i pazienti e che, per quanto riguarda l'approccio alla dose addizionale, si sta registrando una maggiore resistenza da parte di molti. Per facilitare il compito, si sta valutando anche la possibilità di associare l'inoculazione della terza dose a quella del vaccino antinfluenzale.
L'alta percentuale di over 12 immunizzati sta contribuendo a «calmierare» l'effetto Covid sulle scuole sannite, dove la didattica in presenza va avanti ovunque senza intoppi. «Al momento - spiega il provveditore Vito Alfonso - non ci risultano casi di classi in quarantena. In ogni caso è in atto un monitoraggio da parte dell'Asl su 5 scuole sentinella distribuite sul territorio della provincia, finalizzato a percepire attraverso i tamponi alla popolazione scolastica l'eventuale circolazione del virus».