Benevento: svolta Arco di Traiano via libera al restyling 2,5 milioni dal Mic

L'intervento concluso in tre anni

L'arco di Traiano
L'arco di Traiano
di Paolo Bocchino
Domenica 30 Luglio 2023, 10:48
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Partita l'operazione risanamento per l'Arco di Traiano. Il segretariato regionale del ministero della Cultura ha affidato nei giorni scorsi l'incarico di progettazione e indagini per il restauro del monumento romano simbolo della città. A occuparsene sarà il raggruppamento temporaneo di professionisti guidato dall'architetto abruzzese Antonio Zavarella e composto dalla geologa Catia Di Nisio, dagli architetti Michele Iorio, Rosa Cristiano, Maddalena Verrillo, Francesco Nocera, Francesco Ricciardi. Un lifting che segue a distanza di vent'anni l'ultimo precedente terminato agli inizi degli anni duemila. Un ventennio di intemperie e polveri sottili, i due principali nemici del colosso di calcare rivestito in marmo pario, fieramente al proprio posto da quasi due millenni. Urge però un tagliando che partirà già nei prossimi giorni con le attività preliminari di studio dello stato di salute dell'Arco e la conseguente progettazione. La fase di restauro in senso stretto avrà inizio ad aprile 2024. L'opera finanziata con 2,5 milioni è uno dei 6 interventi del Piano nazionale per gli investimenti complementari del Pnrr «Regina Viarum» legati alla candidatura Unesco della Via Appia. Rientrano nel piano in città anche il Ponte Leproso e l'Arco del Sacramento.

I cardini dell'operazione sono descritti dal capogruppo del team progettuale Antonio Zavarella: «Sarà effettuata una pulitura generale delle superfici dell'Arco, nonché il consolidamento e il restauro delle parti che si presentano deteriorate, con l'applicazione di uno strato protettivo sulle superfici marmoree a difesa dagli agenti esterni deterioranti. L'intervento mira a rendere più efficace la tutela del monumento antico, andando a incidere positivamente sull'integrità materiale e sulla protezione del manufatto in modo da preservarne, con la consistenza materica, i valori culturali di cui è portatore, garantendone la trasmissione alle generazioni future. Gli interventi di pulitura e consolidamento permetteranno, inoltre, di restituire una migliore leggibilità dello straordinario apparato decorativo che ricopre il monumento, consentendone una migliore fruizione. Il restauro avrà cura di preservare la continuità storica del bene, mantenendo visivamente quella che viene definita la "patina del tempo", ovvero l'aspetto cromatico formatosi nei secoli. Saranno colmati, laddove presenti, i vuoti materici, per garantire la fruibilità del patrimonio informativo storico scritto sul marmo, ma sempre garantendo la uniformità degli elementi per evitare che si determini un falso storico. Fondamentale inoltre - aggiunge Zavarella - sarà il monitoraggio dello stato di conservazione del monumento, da effettuarsi attraverso un' accurata diagnostica preliminare che analizzi lo spettro delle possibili minacce cui il monumento è sottoposto, in particolare di natura ambientale e antropica, la cui valutazione guiderà la progettazione degli interventi.

In quest'ottica sarà, indispensabile partire da una mappatura analitica dello stato di degrado in grado di individuare puntualmente i fenomeni di alterazione che caratterizzano il manufatto».

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Si dovranno però attendere ben tre anni per apprezzare i risultati del restyling: «Il cronoprogramma dell'intervento - spiega Lorena Jannelli, responsabile del procedimento per il segretariato regionale del ministero della Cultura, soggetto attuatore - è stato stabilito tenendo conto degli obiettivi indicati dal ministero dell'Economia e delle finanze. È stata affidata la progettazione che, con le necessarie indagini di supporto, dovrà permettere di dare avvio ai lavori di restauro per la primavera dell'anno prossimo. L'intero intervento dovrà essere concluso entro il 31 dicembre 2026». Attesa che promette di sortire un duplice successo per la città, con la candidatura della Via Appia che potrebbe regalare la seconda griffe Unesco al capoluogo sannita: «L'intervento sull'Arco di Benevento - commenta il segretario regionale del Mic Teresa Cinquantaquattro - va inquadrato nell'ambito dell'importante processo di candidatura della via Appia nella lista del Patrimonio mondiale, alla quale il ministero della Cultura sta lavorando con l'intenzione di valorizzare il tracciato millenario dell'antico cammino che ha garantito, con il passaggio di uomini e merci, la trasmissione di conoscenze e valori di civiltà». 

 

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