San Felice a Cancello, lite davanti alla ferrovia. Scatta l'sos sicurezza: «Servono telecamere»

Accoltellato un uomo, non è in pericolo di vita

Il luogo dove è avvenuta l'aggressione
Il luogo dove è avvenuta l'aggressione
di Gabriella Cuoco
Lunedì 3 Aprile 2023, 08:22 - Ultimo agg. 08:47
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Un uomo barcolla per strada e poi si accascia a terra in una pozza di sangue. Un altro, suo connazionale, fugge a piedi nella direzione opposta. Ecco quanto accaduto dopo la mezzanotte di sabato, lungo il viale della stazione ferroviaria di Cancello Scalo. Un episodio su cui indagano i carabinieri della stazione di Cancello Scalo e che riaccende le polemiche sull'annoso problema della sicurezza in città, un problema di cui dovranno occuparsi i prossimi amministratori.
Il ferito, un 43enne tunisino, trasportato e ricoverato all'ospedale di Marcianise, per fortuna non è in pericolo di vita mentre l'aggressore non è stato ancora rintracciato. Dalle prime informazioni sembra che i due abbiano avuto una lite a pochissimi passi dall'ingresso della stazione, dopo aver bevuto un bicchiere di troppo, e che uno dei due abbia estratto una lama per colpire il rivale ferendolo al volto, alla mano sinistra e probabilmente anche al fianco, visto che anche quello era insanguinato. Il 43enne ha provato a difendersi e per sua fortuna l'arma da taglio non è arrivata in profondità e non sono stati lesi organi vitali. In pochi minuti, sullo slargo della stazione sono arrivati i sanitari del 118.


Dalla visione delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza private - perché quelle comunali sono state smantellate - e dai racconti di alcuni presenti, i militari dell'Arma hanno potuto ricavare indicazioni determinanti sulla persona da ricercare, sul suo aspetto e sul suo abbigliamento.
Molto spesso si verificano nella zona della stazione di Cancello Scalo episodi di questo genere, che vedono come protagonisti extracomunitari. La sicurezza sarà un punto cruciale della campagna elettorale che si concluderà con il voto del 14 e 15 maggio. Per il candidato sindaco Emilio Nuzzo, la questione è tutta legata all'assenza di un sistema di videosorveglianza comunale. «Nel 2011 avevo già fatto installare telecamere di videosorveglianza nelle zone sensibili.

Poi, sono state demolite. Se riusciremo in questo intento, non faremo nulla di straordinario, ma restituiremo solo più tranquillità alla gente».

Dello stesso parere, o quasi, anche il gruppo di "Italia Viva", che fa riferimento a Pino Colonna. «Per la salvaguardia del territorio - dichiarano - sarebbe un'ottima cosa chiedere l'istituzione di un commissariato di Polizia». Sposa lo stesso pensiero, anche il gruppo che si sta costituendo attorno al candidato sindaco Francesco Lettieri. «La presenza di stranieri sul territorio è da un lato una risorsa e dall'altro un grande problema. L'aumento dei dispositivi di sorveglianza può essere sicuramente un deterrente, ma deve andare di pari passo con un maggiore supporto ai servizi sociali».
Luca Alfredo D'Andrea, invece, fa sapere «che da un lato c'è bisogno di impianti di videosorveglianza, dall'altro invece di integrazione affinché il cittadino straniero diventa una risorsa essendo un territorio a vocazione prettamente agricola».
Per Raffaele Palmieri, infine, la sicurezza «deve essere pianificata con interventi di integrazione coinvolgendo associazioni. Solo così potremmo coinvolgere chi oramai fa parte della nostra comunità».

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