La voragine compie un anno: San Leucio è prigioniera tra liquami, puzze e disagi

Il buco nell'asfalto si è allargato ed è venuta fuori la fogna

Disagi a San Leucio
Disagi a San Leucio
di Nadia Verdile
Martedì 9 Maggio 2023, 08:01
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Compie un anno domani la voragine a piazza della Seta. Un compleanno per il quale c'è poco da festeggiare. Era il 10 maggio 2022 quando fu segnalata una buca alle spalle di una delle panchine che insistono nell'area della piazza. Allora era di dimensione assai ridotte rispetto alla voragine che c'è ora, intervennero i cittadini, poi arrivò il Comune.
«Dopo le innumerevoli segnalazioni da parte della cittadinanza dice Mattia Atzori, membro del Forum dei giovani del Comune e residente nel borgo leuciano - è vergognoso che non sia stato preso alcun tipo di provvedimento per ripristinare l'aerea. Uno scempio per un borgo storico che accoglie una parte del sito Unesco della città, meta di turisti provenienti da tutto il mondo. Bel biglietto da visita che regaliamo loro! Come presidente della Commissione Ambiente del Forum dei giovani mi farò carico, come già fatto per la barriera Jersey nei pressi della Reggia, di questa voragine e presenterò mozione in Consiglio».
In quella piazza scendono quotidianamente centinaia e centinaia di studentesse e studenti provenienti da tutta la nazione che vanno a visitare il Belvedere e il primo impatto che hanno con la piazza è l'odore nauseabondo che viene dalla fogna a cielo aperto perché, nel corso di questo lungo anno, quella che era una buca è diventata una voragine nel fondo della quale scorrono liquami. Così, da una parte c'è il fetore dell'indesiderato ruscello sotterraneo, tra sacchetti di immondizia e topi, dall'altra la fontana ottocentesca, un tempo abbeveratoio, che vede ristagnare l'acqua nella grande vasca attirando insetti di ogni sorta.


«Il primo vero grande disagio dice Stefania Ferro che ha un'attività commerciale a poche decine di metri dal fosso è la puzza che appesta l'aria; ora che la temperatura si è alzata è diventata più insopportabile che mai. Sta cedendo tutto, aumentano gli insetti e ci sono moltissime vespe. La voragine, è sotto gli occhi di tutti, si sta allargando, le transenne messe dal Comune dopo che fummo noi della Pro loco a farlo un anno fa, non servono a nulla. I lavori sono urgenti. Gli autobus turistici si fermano a due o tre metri dal baratro, uno di questi giorni potrebbe accadere una tragedia».
Due mesi fa, l'assessore ai Lavori pubblici Massimiliano Marzo dichiarò a questo giornale: «Stiamo lavorando con molta attenzione per ripristinare la voragine che si è venuta a creare in piazza della Seta. Purtroppo l'area è soggetta a vincoli e il problema è molto delicato in quanto causato dalla fogna borbonica, per cui richiede grande attenzione. La settimana scorsa i tecnici comunali hanno eseguito un sopralluogo con il personale qualificato della Soprintendenza. Stiamo programmando un intervento di messa in sicurezza dell'area, nelle more della redazione di un dettagliato progetto di restauro e di ripristino». Ma finora nulla è accaduto.
Da piazza della Seta in queste drammatiche condizioni (senza considerare l'impraticabilità in tante ore del giorno per l'ingente quantità di autobus che qui sostano) al rifacimento del manto stradale fino a Vaccheria. I lavori iniziati l'11 aprile scorso sono rimasti incompiuti, manca la segnaletica orizzontale e i tombini lungo tutto il tragitto restano sollevati rispetto al piano strada.
«I lavori di rifacimento dell'asfalto sulla ex Strada Statale Sannitica - dice l'assessore Marzo - non sono ancora terminati. La strada dovrà essere completata con la stesura di un altro strato di asfalto. A quel punto i tombini non saranno più sollevati e non appena saranno ultimati i lavori si procederà alla realizzazione della segnaletica orizzontale. Speriamo che il meteo sia dalla nostra parte».
Stay tuned direbbero gli inglesi perché in questa città si sa quando si comincia l'opera ma non si sa quando la si porta a termine. Intanto a San Leucio la primavera e le piogge di questi giorni hanno dato una accelerata alla crescita dell'erba. Nella rotatoria che ospita la statua di re Ferdinando IV di Borbone, la vegetazione ormai è altissima: sprovvista di attraversamenti pedonali e segnaletica verticale, è pericolosa.

San Leucio è in balia dell'abbandono e a nulla sono valse finora proteste, segnalazioni, raccolte firme.

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