Infopoint turistici del Comune abbandonati
tra i rifiuti: «Riapriamoli con gli studenti»

Infopoint turistici del Comune abbandonati tra i rifiuti: «Riapriamoli con gli studenti»
di Antonio Folle
Martedì 22 Marzo 2022, 15:13
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Abbandonati, sporchi, coperti di graffiti, di scritte oscene e circondati da immondizia. Gli ormai ex infopoint turistici del Comune di Napoli, piccole strutture che costellano il centro storico partenopeo e inizialmente pensate come luoghi - e del resto esistono in tutte le grandi città turistiche del mondo - dove i turisti possano reperire facilmente informazioni per raggiungere le principali attrazioni turistiche di Napoli. Da diversi anni gli infopoint turistici sono praticamente abbandonati e rappresentano nient'altro che un "monumento al degrado" del centro storico Unesco. 

Una questione, quella degli infopoint abbandonati, che ha fatto più volte gridare allo scandalo gli operatori turistici e gli stessi residenti del centro storico. Più volte, infatti, il Comune di Napoli ha ricevuto appelli e petizioni per riaprire queste strutture o, almeno, per strapparle al degrado a cui sono abbandonate da anni. A Porta Capuana, solo per fare un esempio, da anni l'infopoint collocato a due passi dall'antica porta di epoca aragonese è chiuso e circondato da sacchetti di spazzatura. Una immagine che stride terribilmente con i corposi investimenti effettuati per il recupero ed il restauro delle torri aragonesi.

Negli scorsi giorni l'associazione che riunisce i gestori ed i proprietari dei bed&breakfast napoletani ha sollevato nuovamente la questione.

Nel corso di una riunione con l'assessore al Turismo Teresa Armato il presidente di Abbac Agostino Ingenito ha ribadito la necessità di correre ai ripari e, finalmente, passare ad una seria ed efficace regolamentazione del turismo partenopeo. Regolamentazione che, ovviamente, non può prescindere da un miglioramento delle strutture già presenti e che aspettano solo di essere ripulite e messe a disposizione dei turisti.

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«Nel corso di una riunione a cui erano presenti l'assessore alla Legalità de Iesu e l'assessore al Turismo Armato - ha spiegato Agostino Ingenito - ci siamo resi disponibili per gestire gli infopoint disseminati nel centro storico della città. Lo scempio che vediamo oggi non è più giustificabile e non è più tollerabile. Servono forti azioni di ripristino del decoro e, soprattutto, servono azioni programmatiche per il futuro. La città di Napoli non può più limitarsi a subire i flussi turistici - continua Ingenito - ma è necessario cominciare a governare seriamente questo fenomeno. Ad oggi, solo per citare un esempio, noi non conosciamo ancora la destinazione dei proventi della tassa di soggiorno che i visitatori versano alle casse comunali. Ci è stato spiegato che la precedente gestione comunale aveva deciso di inserire anche questa tassa nel grande calderone del bilancio e che per il futuro si procederà diversamente. Noi - la proposta di Abbac, dell'associazione I Sedili di Napoli e della Proloco Neapolis - abbiamo presentato la proposta di animare nuovamente gli infopoint, a cominciare da quelli di piazza Plebiscito e della Galleria Umberto».

L'operazione di ripristino e rifunzionalizzazione degli infopoint turistici potrebbe avere come protagonisti i ragazzi delle scuole napoletane. I licei e le università, infatti, potrebbero fornire il "motore" per far ripartire questo importante servizio dedicato ai turisti. 

«Purtroppo - afferma Giuseppe Serroni dell'associazione "I Sedili di Napoli" - le politiche turistiche sono inesistenti da anni. Non c'è un "forum" che possa coinvolgere gli operatori del settore e, tantomeno, le associazioni che lavorano sui temi del turismo sostenibile. Per gli infopoint la soluzione potrebbe essere quella di stipulare una convenzione con le università e con i licei linguistici per offrire stage formativi in collaborazione con la Camera di Commercio o con realtà come Abbac che possono dare un fortissimo sostegno».

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