Agenti coinvolti nello spaccio a Secondigliano, i vertici del sindacato: «Hanno tradito lo Stato»

Agenti coinvolti nello spaccio a Secondigliano, i vertici del sindacato: «Hanno tradito lo Stato»
Agenti coinvolti nello spaccio a Secondigliano, i vertici del sindacato: «Hanno tradito lo Stato»
Lunedì 21 Marzo 2022, 10:13 - Ultimo agg. 11:02
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«Gli arresti degli agenti coinvolti costituiscono un brutto episodio che rischia di discreditare l'intero corpo di polizia penitenziaria: è necessario spazzare via le mele merce che ledono l'immagine di un corpo di polizia».

È il duro commento di Giuseppe Moretti e Ciro Auricchio, rispettivamente presidente e segretario regionale per la Campania dell'unione dei sindacati di polizia penitenziaria che così commentano la presenza di alcuni agenti della penitenziaria tra i destinatari delle venti misure cautelari notificate dai carabinieri al termine di una indagine che ha consentito di scoprire la presenza di una piazza di spaccio nel carcere napoletano di Secondigliano.

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«La polizia penitenziaria - continuano i due sindacalisti - crede fortemente nei valori democratici ed istituzionali: questi agenti hanno tradito lo Stato e la fiducia dei loro colleghi i quali, nonostante sotto organico - solo in Campania di ben 600 unità -, con grande spirito di sacrificio riescono nel mantenere l'ordine e la sicurezza degli istituti penitenziari.

Il sindacato - concludono Moretti e Auricchio - esprime grande fiducia dell'operato della magistratura».

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