San Gregorio Armeno, la stagione ingrana: primo sabato grasso per i pastori

San Gregorio Armeno, la stagione ingrana: primo sabato grasso per i pastori
di Chiara Graziani
Sabato 6 Dicembre 2014, 19:36 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 15:43
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Si avvia la stagione delle vendite a San Gregorio Armeno: i negozi di tradizione hanno un giro di clientela che arriva a colpo sicuro, cercando pezzi precisi, magari già visti su Internet e che difficilmente compra acaso.

La fascia alta del mercatino artigiano oggi sabato ha vissuto, nonostante il primo freddo e la pioggia, una giornata positiva. E anche la fascia bassa se l'è cavata bene, tenuta a galla dai prodotti cinesi. Se un babbo Natale "italiano" costa 20 euro ed uno cinese solo 7, gli perdoni la stravaganza di suonare la fisarmonica o portare gli occhiali funky (e magari di non essere a norma con le regole di sicurezza). Nella fascia di mezzo più problemi. Si vende di meno quello che potresti trovare ovunque e che è più caro del prodotto scadente. (servizio oggi su Il Mattino)

E per domenica sono attese molte più presenze: perchè in genere va così ed anche perchè le previsioni meteo sono migliori.

Per Rosario Di Virigilio sono iniziati i dieci giorni buoni che porteranno a chiudere positivamente la stagione: «E non ci parlate di ticket di ingresso al mercato, che senso ha?».

Per Marco Ferrigno sta vincendo il modello San Gregorio Armeno: «Mercato piccolo e molto specializzato».

La sua storica bottega è ancora ingabbiata dai ponteggi che puntellano il campanile di San Gregorio Armeno da settembre. E lui ha messo un uccellino in gabbia sul balcone. «E' l'immagine della nostra situazione, vivi ed in gabbia»