Dall'orgoglio al no comment. Sono le varie reazioni dei direttori dei nuovi musei autonomi decisi dal Dpcm emanato dal Consiglio dei ministri due giorni fa: il Mann, i musei del Vomero e quelli di Capri, col complesso dei Girolamini che passa dalla Direzione generale delle biblioteche a quella dei musei. Mentre Marta Ragozzino, direttrice dei musei del Vomero - Castel Sant'Elmo, San Martino e Floridiana - preferisce non fare dichiarazioni sullo status ottenuto, Paolo Giulierini addirittura accosta la promozione del Museo archeologico di Napoli, che dirige da tempo, alla conquista di un campionato: «Il Mann e la sua squadra festeggiano uno scudetto conquistato con metodo, strategia, tecnica e passione. Vince il lavoro di 8 anni, di chi ci ha creduto ma anche e soprattutto vince una intera città. Il museo, come i napoletani da sempre lo chiamano, si riprende il rango che gli spetta, quello del più grande istituto di archeologia classica al mondo». Lo studioso toscano riconosce i meriti, nella scelta, dell'attuale ministro della Cultura: «Onore alla capacità decisionale del ministro Gennaro Sangiuliano, che ringraziamo per l'attenzione costante di questi mesi. Non era mai accaduto prima. La sua visione del Mann per la città, la sua presenza appassionata, sono stati per noi il più grande stimolo a fare sempre meglio. Napoli torna protagonista nell'archeologia, sua identità fondante, con tante storie da raccontare al mondo». È comprensibile l'entusiasmo di Giulierini. A settembre scadrà il suo secondo mandato ma, passando l'ente dalla seconda alla prima fascia, la continuità potrebbe ripartire da zero. Lo studioso avrebbe così qualche chances in più di restare alla guida del museo, cosa a cui tiene molto come ha varie volte ribadito negli ultimi tempi.
C'è invece chi fa riflessioni pratiche. Antonella Cucciniello è da due anni la direttrice della biblioteca e del complesso museale dei Girolamini e il suo ragionamento va dritto al punto: «Fermo restando che con la Direzione biblioteche abbiamo lavorato benissimo, entrare nella gestione dei musei permette una previsione di risorse maggiore».
«Un provvedimento che condivido molto, è un'azione molto positiva fatta dal ministro Sangiuliano perché avere più musei autonomi nella città significa valorizzare l'offerta museale». Lo ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, commentando il decreto. «Finalmente c'è l'autonomia per i musei della zona di San Martino e Castel Sant'Elmo che hanno un grande afflusso di turisti e richiedevano un'autonomia; e i Girolamini su cui è stato fatto un grande investimento anche da parte del Comune».
Diventano autonomi anche i musei di Capri ma non è stata ancora designata la loro direzione. Così come il comprensorio, non ufficialmente delineato, ma che dovrebbe riunire la certosa di San Giacomo attualmente tra i siti della Direzione regionale dei musei diretta dalla Ragozzino - e Villa Jovis che fanno parte del Comune di Capri, poi la Grotta azzurra, la Casa Rossa e la villa Damecuta ad Anacapri.