Napoli, piano contro le blatte del Comune
insorgono le Municipalità: «È insufficiente»

Napoli, piano contro le blatte del Comune insorgono le Municipalità: «È insufficiente»
di Antonio Folle
Venerdì 9 Aprile 2021, 12:29
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Pochi giorni fa il Comune di Napoli ha stilato il tradizionale calendario degli interventi di deblattizzazione che saranno realizzati nelle prossime settimane. Immediatamente dopo la pubblicazione del calendario è scattato un vero e proprio coro di proteste tra i cittadini ed i rappresentanti delle Municipalità che hanno sottolineato l'insufficienza del piano di deblattizzazione. Un piano che, ad oggi, esclude ancora moltissime strade dagli interventi. La mancata calendarizzazione degli interventi di alcuni assi viari principali non è il solo problema evidenziato da decine di consiglieri di Municipalità. Il ritardo degli interventi - le blatte cominciano già a comparire in diversi quartieri - è stato rimarcato a più riprese dagli esponenti istituzionali che puntano il dito contro il Comune di Napoli e contro una gestione che in questi anni è stata più volte al centro di aspre polemiche.

Emblematico il caso di San Pietro a Patierno, un territorio che, secondo quanto denunciano i cittadini, è stato più volte penalizzato nel corso degli anni. «Le blatte hanno nuovamente invaso gran parte della città - denuncia il consigliere del settimo parlamentino Giuseppe Grazioso - soprattutto nelle periferie dove sorgono agglomerati di case popolari.

Il Comune come al solito vara il piano anti blatte in netto ritardo e senza prevenzione. In questo modo gli interventi sono praticamente inutili. Addirittura per alcune strade non si interverrà prima di settembre, condannando i residenti infuriati ad una ennesima estate alle prese con le blatte che invadono le case». 

Non sono solo i quartieri periferici, però, a lamentare problemi dal punto di vista della mancata deblattizzazione. Lamentele arrivano anche dai quartieri centrali e dal Vomero. «L'elenco è carente - afferma la consigliera della V Municipalità Clementina Cozzolino - e in questo modo anche gli interventi in calendario saranno pressochè inutili. Nelle tante riunioni di commissione i tecnici ci hanno più volte spiegato che per rendere veramente efficaci le deblattizzazioni si deve intervenire in maniera tempestiva. Purtroppo, se queste sono le condizioni, ci troveremo di fronte ad una ennesima emergenza-blatte. Quello che vogliamo sottolineare con forza - prosegue - è che ancora una volta il calendario degli eventi è calato dall'alto, lasciando fuori dalla discussione gli attori territoriali che vivono i quartieri e possono fornire risposte, consigli e indicazioni utili per non vanificare il lavoro che sarà fatto».

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La distruzione delle larve, secondo la letteratura scientifica in merito, va effettuata prima del mese di aprile. Invece anche quest'anno - e l'emergenza Covid stavolta non c'entra - si interverrà in ritardo. Comprensibili le ire dei cittadini che, a loro volta, riversano sui consiglieri di Municipalità - e sui social - la loro rabbia poco e male repressa.

«Non è possibile che dopo tanti anni ancora non si sia in grado di gestire correttamente questi interventi - tuona il consigliere della IV Municipalità Andrea Cristiani - lasciando i cittadini al loro destino. Per quanto ci riguarda tutta la Municipalità deve essere coperta dagli interventi, perchè non esistono strade che non ne hanno bisogno. Invece ci troviamo di fronte ancora una volta a interventi parziali solo su poche strade. Nei prossimi giorni, nel corso di una apposita commissione, chiederemo conto agli assessori municipali ed al Comune di Napoli di quella che riteniamo essere una discriminazione inaccettabile».

Gli interventi di distruzione delle blatte andranno avanti fino a fine ottobre. Per questo secondo anno di pandemia i cittadini si aspettavano sicuramente di meglio sul fronte della deblattizzazione anche perchè - e i social ne sono pieni - cominciano a comparire vere e proprie "psicosi" tra i cittadini allarmati dalla presenza di insetti potenziali veicoli di malattie infettive. 

«Sul nostro territorio - denuncia Gennaro Acampora della III Municipalità - mancano territori-chiave come le Fontanelle, piazza Cavour, la Pineta, Calata Capodichino e viale dei Pini, solo per citarne alcune. Riteniamo gli interventi un inutile dispendio di energie e di risorse dal momento che gli interventi andavano realizzati entro febbraio-marzo ed oggi ci troviamo ad aprile con un calendario ancora da completare. Anche quest'anni il Comune di Napoli fa finta di intervenire, lasciando i cittadini alle prese con gli insetti che a breve invaderanno le case e renderanno la vita ancora più difficile a chi già viene da mesi di segregazione forzata». 

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