Sarno, un pool di esperti per l'autopsia sulla salma dell'adolescente morto in ospedale

I medici indagati per la morte del giovane sono 15 tra gli ospedali di Sarno e Nocera Inferiore

L'ospedale di Nocera Inferiore
L'ospedale di Nocera Inferiore
di Nicola Sorrentino
Martedì 5 Marzo 2024, 07:00 - Ultimo agg. 07:54
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Sarà un collegio di tre consulenti a illustrare, tra novanta giorni, quali furono le cause del decesso di Michele Annunziata, il giovane 14enne di Sarno morto lo scorso 26 febbraio nel reparto di Neurochirurgia, all'ospedale Umberto I di Nocera Inferiore. Ieri mattina è stata eseguita l'autopsia sul corpo del ragazzo. Le operazioni sono state svolte dal medico legale Giuseppe Consalvo, che si è avvalso della collaborazione di Antonio Perna, anatomopatologo, e Maurizio Mazzeo, infettivologo.

I medici indagati per la morte del giovane sono 15, compresi tra gli ospedali di Sarno e Nocera Inferiore.

Tra questi, c'è anche il medico di base che aveva seguito il ragazzo. Tra i quesiti posti dal sostituto procuratore, titolare del fascicolo, c'è quello di verificare se qualcuno dei medici abbia assunto condotte negligenti, di imprudenza o imperizia, quando ebbe in cura il ragazzo. Il giovane 14enne era stato ricoverato una prima volta al Martiri del Villa Malta di Sarno, dal 3 al 9 febbraio. Quel periodo sarà, ora, analizzato al dettaglio. Al momento dell'accesso, pare che il ragazzo avesse un problema alle vie urinarie. Il ritorno in ospedale a Sarno risale, poi, al 23 febbraio, con le contestuali dimissioni e la prescrizione di una cura domiciliare.

Il giorno dopo, la famiglia aveva portato il ragazzo a Nocera: i medici lo avevano trattenuto in Obi dunque ricoverato in Neurochirurgia. Il decesso era sopraggiunto il 26 febbraio scorso. Il giovane avrebbe lamentato lancinanti mal di testa ma anche vomito e dolori addominali, durante le fasi di accesso tra i due ospedali. Il collegio dei periti dovrà valutare le scelte terapeutiche adottate e, sulla scorta della sintomatologia manifestata dalla vittima, se le diagnosi fossero corrette, così come le prescrizioni terapeutiche e gli esami svolti dai sanitari. Inoltre, andrà stabilita la sussistenza del nesso eziologico tra l'operato dei medici e la morte, la quale bisognerà appurare se fosse prevedibile o prevenibile. La famiglia del ragazzo - assistita dai legali Massimo Pietro Balzano e Sofia Pisani - aveva sporto denuncia ai carabinieri del reparto territoriale, per capire cosa fosse accaduto in quel giro di ospedali e diagnosi. L’operato del collegio peritale nominato dalla procura lavorerà anche sulla documentazione e cartelle cliniche sequestrate nei giorni scorsi, presso i due ospedali.

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La salma del giovane Michele Annunziata è stata liberata ieri pomeriggio, per permettere alla famiglia di far celebrare il rito funebre previsto per oggi. L'ipotesi di reato per la quale si procede è di omicidio colposo. I primi risultati non si avranno prima di novanta giorni, salvo proroghe che il medico legale potrà chiedere per svolgere ulteriori verifiche e accertamenti, in base agli esami effettuati. 
 

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