Gay pride, polemiche a Salerno
per il «santo rosario riparatore»

Gay pride, polemiche a Salerno per il «santo rosario riparatore»
Mercoledì 22 Giugno 2022, 06:00 - Ultimo agg. 11:20
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È di nuovo un manifesto religioso a scatenare polemiche. Questa volta la vicenda riguarda i gay pride, in particolare quello andato in scena a Cremona dove è stata fatta sfilare la statua di una Madonna con il seno nudo. Raffaella Ferrentino, avvocato, ex vicesindaco di Nocera Superiore, ha annunciato la recita venerdì prossimo, nella cappella privata di Santa Filomena in via Taverne, di un “santo rosario riparatore alle offese arrecate al Sacratissimo cuore di Gesù e al cuore Immacolato di Maria durante i gay pride”. La notizia non è sfuggita a Francesco Napoli, presidente di Arcigay Salerno, che ritiene l’evento religioso “retrogrado e violento” e che arriva ad un mese del corteo arcobaleno in programma a Salerno il 23 luglio, «un momento di festa e di rivendicazione dei diritti e delle uguaglianze», ha sottolineato.

«I manifesti comparsi a Nocera Superiore - ha aggiunto Napoli - sono in offesa dei gay pride e pare che queste persone siano rimaste indietro di qualche anno.

Da molto tempo, infatti, il pride, e non più gay pride, ha assunto una connotazione ampia e trasversale che raccoglie istanze e rivendicazioni di diritti sociali e civili soppressi. Questi episodi raccontano di un sommerso di ipocrisia e di omertà violente e marginalizzanti, intrise di patriarcato, che ci incoraggiano a proseguire nelle lotte di rivendicazione e di presa di parola dei nostri corpi e dei nostri affetti. Questa è la Chiesa di Papa Francesco? Confidiamo in una presa di posizione da parte del vescovo della diocesi di Nocera, Giuseppe Giudice, augurandoci che prenda le distanze dalla circostanza e da chi l'ha organizzata».

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Dalla diocesi nessun commento. Fonti vicine al vescovo hanno sottolineato che si tratta di una iniziativa privata in una cappella privata. La replica, invece, è arrivata da Ferrentino. «Mi sono accorta – ha detto l’avvocato - che l'associazionismo che gira intorno alla comunità Lgtqia+ è molto discutibile. È una lobby che, pur di far notizia, cavalca l'onda su qualsiasi cosa. La mia iniziativa è privata e va intesa come tale. Avrei fatto la stessa cosa anche se fosse accaduto in altre manifestazioni, magari uno sciopero. Ognuno è libero di amare in tutte le sue forme, sempre e comunque. Nessuno contesta la sessualità altrui. Offendere le immagini sacre è inaccettabile e lo dico da cristiana. Pregheremo per questo, non per altro. Noi siamo liberi di recitare il Rosario e chiedere al Signore perdono. L'Arcigay Salerno prenda le distanze da questi comportamenti che nulla hanno a che fare con l'amore. Il presidente Napoli prenda posizione su questo. La sua persona, per quanto mi riguarda, è lontanissima dal concetto di legalità. E non solo per come intende l'associazionismo». Ad aprile scorso, in occasione della festa della Madonna delle galline, un altro manifesto, era contro il vescovo, innescò veleni e indagini dei carabinieri.

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