Salerno, incidente al porto: l'autista dell'autoarticolato indagato per omicidio stradale. Sul web finisce il video-choc

Verifiche sui movimenti dei due ufficiali travolti dal mezzo

Un fotogramma del video-choc dell'incidente
Un fotogramma del video-choc dell'incidente
di Petronilla Carillo e Brigida Vicinanza
Domenica 24 Settembre 2023, 06:00 - Ultimo agg. 09:18
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Mentre fa discutere il video choc dell’incidente avvenuto la scorsa settimana al porto, nel quale è morto il secondo ufficiale della nave Cartour Delta della Caronte&Tourist Antonino Donato, 29 anni appena, ed è rimasto ferito il primo ufficiale Giuseppe Cirone, al momento ancora ricoverato in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, al San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, la procura di Salerno ha iscritto l’autista del tir sul registro degli indagati.

Gli viene contestato il reato di omicidio stradale. Un atto necessario anche per svolgere in totale garanzia per tutti i soggetti coinvolti nella vicenda ulteriori approfondimenti investigativi affidati agli agenti della polizia di frontiera, diretti dal vicequestore Pietro Loverre. Se difatti non ci sarebbero dubbi sulla dinamica, restano alcuni interrogativi ai quali dare risposta anche sulla possibile responsibilità delle vittime: insomma, bisogna capire se erano autorizzati ad essere in quella parte dello scalo con operazioni portuali in corso. Un dettaglio che potrebbe essere accertato anche dai periti della procura i quali dovranno certificare bene le posizioni e le responsabilità prima di procedere con una eventuale richiesta di giudizio per il camionista che, come emerge dalla visione del video, non si è proprio accorto della presenza dei due giovani uomini: difatti non si è fermato una volta che li ha investiti.

Erano passate da poco le 13, ora di punta, del 14 settembre quando all’interno dello scalo portuale di Salerno, due ufficiali (primo e secondo) che lavoravano a bordo della nave Cartour Delta della compagnia Caronte&Tourist, vengono investiti da un grosso mezzo meccanico adibito al trasporto di materiale edile.

L’ennesimo incidente sul lavoro che ha visto morire due giovani, originari della Sicilia. Una manovra fatale, in retromarcia, che non ha consentito – probabilmente – a chi guidava il mezzo di arrestare la corsa per salvare i due che erano fermi sulla banchina. Secondo le prime ricostruzioni, infatti, i due sono stati travolti mentre erano l’uno al fianco dell’altro in un momento di pausa: per Nino (così lo chiamavano amici e colleghi) i danni riportati alla testa e all’addome non gli hanno lasciato scampo. Mentre per il suo collega, ancora in vita e in condizioni stabili, è stato necessario il trasporto in ospedale (e le prime cure del caso effettuate dai sanitari del 118) e poi una serie di interventi chirurgici agli arti inferiori. Prima il ricovero in ortopedia e poi nel reparto di rianimazione.

Dopo l’incidente furono ascoltati anche alcuni testimoni oculari di quei momenti che hanno lasciato sotto choc l’intera comunità portuale: al momento dell’impatto tra il mezzo, condotto da un salernitano dipendente della Sct Terminal, e i due ufficiali, l’autista procedeva in retromarcia. Da subito è stata aperta l’inchiesta per chiarire dinamiche e responsabilità con le indagini condotte dalla polizia di frontiera marittima. Il giorno dopo – intanto – la rabbia per l’ennesima tragedia vissuta nello scalo portuale e commerciale aveva fatto posto alla tristezza. I lavoratori accesero nuovamente i riflettori sulle condizioni in cui quotidianamente si lavora nell’area e sulla sicurezza durante le operazioni di carico e scarico merci delle navi all’interno dello scalo. Incrociarono le braccia, anche e soprattutto per ricordare quei “figli” di Salerno che negli anni hanno perso la vita, quasi nelle stesse modalità.

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