Sono tutti scontenti: il malessere granata, prodotto dal posticipo della discordia, è un'ombra di disagio che si allunga sul campo e sugli spalti. La Salernitana (il club) mastica amaro: ha dovuto pure ricalibrare la logistica da trasferta rinunciando ad una trentina di camere già prenotate in albergo, a Napoli. Si trasferirà allo stadio Maradona domattina, scortata, e farà ritiro di preparazione a Salerno, come se fosse una gara casalinga.
I tifosi sono indispettiti. Il Centro Coordinamento Salernitana Clubs ha definito «il posticipo un delitto sportivo e reato etico, perché relega in un angolo misero le legittime aspettative granata». È insoddisfatto il sindaco di Salerno: «È giusto posticipare anche Salernitana-Fiorentina. Si giochi il 4 maggio», aveva detto. Ieri, invece, la Lega Serie A ha ufficializzato le variazioni in palinsesto solo per le partite Napoli-Salernitana, Udinese-Napoli e Udinese-Sampdoria. Vocina di corridoio: davvero avrebbe fatto comodo ai granata giocare di giovedì? A guardar bene, perdono un giorno sulla tabella di marcia rispetto alla partita casalinga contro i gigliati, ma ne conservano uno di vantaggio sull'Empoli, che a propria volta giocherà contro il Bologna giovedì 4 maggio e poi affronterà la Salernitana in Toscana l'8 maggio, dunque con 24 ore in meno nel serbatoio del recupero. Ieri sera, intanto, lo Spezia ha confermato il suo momento di crisi franando al Picco ad opera del Monza (0-2 il finale). I liguri rischiano di essere superati dal Verona - terzultimo - che domani sarà impegnato a Cremona.
Nel frattempo ha una data certa Salernitana-Atalanta: 13 maggio alle ore 15. La Lega ha stabilito anche l'orario di Roma-Salernitana (lunedì 22 maggio, giallorossi di ritorno dalla trasferta a Leverkusen il giovedì precedente) ma ha premesso che l'orario fissato (18:30) è ballerino. In base all'andamento dell'Europa League, il fischio d'inizio allo stadio Olimpico potrebbe essere anche posticipato alle ore 20:45. I supporter granata attendono l'avvio della prevendita ma nel frattempo accendono i riflettori su un rischio commistione nel settore ospiti dello stadio Maradona, domani. Cinquantasette persone hanno acquistato il biglietto ospiti esibendo Granata Card e la Salernitana ha chiesto al Napoli di fare verifiche immediate dopo aver a propria volta verificato che nessun iscritto a club del Nord, di Ottaviano e di Acerra abbia acquistato il tagliando. Dalla nebulosa viene fuori Paulo Sousa palla al piede, con il consueto carico di entusiasmo. Parlerà oggi alle ore 12.30 e l'allenatore del Napoli Luciano Spalletti, di consueto, dopo il collega: pure questo è il sale della pretattica.
Nel frattempo Sousa si è rivolto ai più giovani, alle famiglie che insieme agli ultras hanno incitato la Salernitana nell'allenamento a porte aperte di giovedì scorso. «La vostra energia è contagiosa e conquista tutti noi sul campo - ha scritto Paulo Sousa, affidando il proprio pensiero ai profili social - Grazie per essere venuti, è stato fantastico vedere intere famiglie, dai nonni ai nipoti sugli spalti.
Bonazzoli insieme a Dia potrebbe essere un'idea: nel caso in cui Sousa decidesse di schierarsi con due punte, proprio l'ex giocatore della Samp insidierebbe Botheim. Tutto dipende, però, dalla posizione di Kastanos. Il tuttocampista granata può essere sia la sottopunta con Candreva (in questo caso la squadra giocherebbe solo con Dia in avanti), sia il calciatore schierato largo a destra. Se gioca largo, quasi da cursore di fascia, Mazzocchi partirà dalla panchina. Daniliuc, Gyomber e Pirola comporranno il terzetto difensivo che si occuperà di contrastare l'attacco atomico del Napoli. Resta un dubbio per la composizione del tandem dei mediani: Coulibaly è sicuro di giocare ma Sousa riflette su Vilhena che è anche diffidato. Se vi rinunciasse, potrebbe puntare sulle geometrie di Bohinen oppure sul dinamismo e fisicità di Nicolussi Caviglia.