Un giallo degno della penna di Agata Christie che da qualche giorno a questa parte tiene più con il fiato sospeso Salerno che Napoli. In mezzo, c'è pure un articolo pubblicato da un portale portoghese che «assolve e rilancia» Paulo Sousa su sponda Salerno e, giusto per non farsi mancare nulla, anche un'intervista al vicepresidente della Federazione Polacca, che invece non ha usato parole al vetriolo nei confronti del tecnico portoghese. Il finale però - che sia quello di un giallo o l'ultima puntata di una telenovela (prima serie?) - ha una data certa.
Mercoledì prossimo il dentro o fuori.
Ieri, intanto il portale portoghese Sol ha pubblicato una lunga intervista a Sousa che sembrava avere fugato ogni dubbio sul suo futuro. «La mia idea è restare a Salerno: non vedo ragioni per cambiare». Peccato che le dichiarazioni siano di quasi un mese fa, dopo il match vinto con l'Udinese all'Arechi. Da allora è accaduto di tutto: cene, accordi e intese di massima fino all'incontro con il presidente del Napoli che ha sparigliato le carte e i progetti. Sull'argomento è intervenuto Marek Kozminski, vicepresidente della Federcalcio polacca che ha lavorato con Sousa (il tecnico è stato selezionatore della nazionale polacca nel 2021): «Sousa è bravo sotto l'aspetto tecnico - ha detto a Kiss Kiss - ma lascia a desiderare dal punto di vista umano. Brutto il comportamento quando era con la Polonia, lasciando il giorno prima di Natale per un'offerta più importante dal Flamengo. La storia si ripete: se uno è serio non incontra un altro presidente. Sousa ha due facce, mi fermo qui perché è stata una brutta storia».