Juve Stabia-Avellino, probabili formazioni: esame verità per Rastelli

Biancoverdi a Castellammare dopo l'esordio choc

Marconi e Patierno in azione
Marconi e Patierno in azione
Lunedì 11 Settembre 2023, 09:12 - Ultimo agg. 09:59
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Una squadra con il morale alle stelle, vittoriosa all’esordio in trasferta e costruita per centrare i playoff divertendosi, contro un’altra che si sente già sotto esame dopo la sconfitta interna contro il Latina e ha l’obbligo di provare a vincere non solo stasera. Un allenatore emergente come Guido Pagliuca, che guarderà il match dalla tribuna perché squalificato e sarà sostituito da Nazzareno Tarantino, contro un esperto come Massimo Rastelli, chiamato a difendere la sua panchina nello stadio dove ha vinto il suo primo campionato da tecnico professionista. 

Nel derby degli opposti del Menti, fischio di inizio alle 20,45 con le due curve chiuse per disposizione dell’Osservatorio e del Giudice Sportivo, in realtà dovrebbe esserci almeno la comunanza dell’assenza degli ultrà ma, grazie “all’escamotage della giornata gialloblu” indetta dalla società stabiese, i tifosi delle vespe troveranno posto nella tribuna Varano. 

Queste le premesse di una sfida che, come detto, assume già un valore importante per i biancoverdi partiti con il piede sbagliato malgrado gli ingenti investimenti della società.

Una falsa partenza a cui Rastelli proverà subito a rimediare presentando in campo una squadra con una sola novità in formazione ma diversi accorgimenti tattici. 

Nel corso della settimana di allenamenti a porte chiuse, l’allenatore di Pompei ha provato a riordinare le idee ai suoi ragazzi facendo ripassare quanto sperimentato a ripetizione a Palena per oliare il suo 4-3-1-2, modulo bello a vedersi nella fase di possesso palla ma anche estremamente rischioso quando il pallino è tra i piedi dell’avversario e i reparti distanti tra loro. Lecito pertanto aspettarsi una squadra raccolta in 35-40 metri che, provando ad alzare subito il baricentro per imporre il proprio gioco, dovrà fare attenzione a non farsi prendere di infilata dai ragazzi dello zemaniano Pagliuca. 

Strategia di base che presuppone un grosso dispendio di energie soprattutto nei componenti di una mediana dove si farà ricorso a diverse staffette. Inizialmente, rispetto all’undici che ha esordito contro il Latina, l’unica novità sarà quella di Sannipoli al posto di uno da scegliere tra Dall’Oglio e D’Angelo. Un ballottaggio su cui Rastelli rifletterà a lungo fino all’immediata vigilia.

Per il resto sia in difesa che in attacco le scelte appaiono abbastanza scontate anche per una serie di concause: in difesa mancheranno lo squalificato Rigione e l’infortunato Falbo; Gori, esattamente come Armellino, non è ancora al top della condizione. Pertanto, davanti a Ghidotti che avrà come secondo Pizzella (Pane è appiedato per un turno), Cancellotti, Cionek, Benedetti e Tito chiuderanno la linea Maginot con il capitano che festeggerà il rinnovo fino al 2025 con la fascia al braccio proprio nella sua Castellammare. 

A centrocampo al confermato Palmiero in cabina di regia, che finirà per incrociarsi spesso con il frizzante Leone, saranno affiancati Sannipoli e probabilmente D’Angelo. Nella ripresa ci sarà comunque spazio per Armellino, che conosce benissimo le insidie dello stadio Menti per averci giocato per anni con il suo Vico Equense, così come per il possibile escluso Dall’Oglio. L’opzione dei cinque cambi, con il potenziale a disposizione di Rastelli, rappresenta del resto un valore aggiunto di questo Avellino che l’allenatore proverà a sfruttare pure nel reparto offensivo dove, oltre a D’Amico considerato l’alter ego di Varela, l’ex Pro Sesto Sgarbi e Gori scalpitano per ritagliarsi uno spazio al fianco o al posto di Patierno e Marconi. Ai loro gol e alle loro giocate, più di qualsiasi altro singolo o aspetto tattico, Rastelli si aggrapperà stasera per provare a restare saldo sullo scottante scanno biancoverde.

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